In picchiata le vendite nei negozi, allarme di Confesercenti: Desertificazione in Irpinia

“L’Irpinia rischia la desertificazione del commercio”. È l’allarme lanciato dalla Confesercenti che ha rilanciato i dati dell’Istat sull’andamento delle vendite nel 2023. Il calo del fatturato rispetto all’anno precedente si attesta al 3,7% in media. Sale al 6% per i piccoli negozi

“Anche in Irpinia, come nel resto del Paese, l’inflazione continua a sgonfiare le vendite. Un vero e proprio crollo, in una situazione già molto delicata”, afferma Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino, che lancia l’allarme. Secondo i dati dell’Istat, il 2023 “si è chiuso con una riduzione complessiva del volume di 3,7 punti, che prosegue anche in questi primi mesi del nuovo anno”, riferisce Confesercenti. Un calo che per le piccole superfici è ancora più consistente, ben 6 punti rispetto al 2022, sottolinea l’associazione. “I dati diffusi da Istat confermano purtroppo che l’inflazione media ha continuato ad incidere negativamente sulla spesa delle famiglie e che non accenna a frenare l’erosione delle quote di mercato per le piccole imprese”, prosege il dirigente dell’associazione di categoria. Se poi si tiene conto anche della riduzione del potere di acqusito delle famiglie, dovuta all’inflazione, conclude Confesercenti, “il valore reale delle vendite è ancora più negativo. Se i negozi di vicinato sono i più colpiti, va rilevato che anche il commercio elettronico per la prima volta è in arretramento, anche se dopo la crescita verticale del 2020, determinata dalla pandemia”. 

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