IL CORSIVO – Quei sei miliardi della Campania bloccati da Fitto
Al congresso provinciale di Fratelli d’Italia, ieri a Melito di Napoli, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, rispondendo alle reiterate accuse (e denunce) di De Luca circa le risorse bloccate del Fondo coesione e sviluppo, ha detto (come riportato dall’Ansa) che: “La Regione Campania ha speso solo 3,5 miliardi dei nove di quei fondi per il periodo 2014 – 2020. Il ministro Fitto vuole dare risorse alla Campania, ma i fondi non vanno buttati a pioggia ma collegati a un programma preciso e dettagliato nell’interesse della collettività. Si presenti quindi un programma basato su esigenze concrete, che sia credibile, non su risorse che non sappiamo poi dove finiscono”.
Cosa dire? Si può affermare, in coscienza, che De Luca abbia torto quando definisce “squinternati” certi governanti che operano a Roma? Vediamo.
1) Se la Campania ha speso solo un terzo delle risorse riferite dal ministro, evidentemente è perché, come la Campania sta denunciando da oltre due anni (15 mesi di ministero Sud retto da Fitto) gli altri due terzi non vengono erogati.
2) Ammesso pure che abbiano ragione, e non ce l’hanno affatto quando parlano di “fondi buttati a pioggia”, se due ministri, a giustificazione di una grave omissione governativa, impiegano ben 15 mesi per comunicare laconicamente un concetto infondato, “incredibili” sono loro, non chi si vede costretto a ricorrere al Tar, alla magistratura contabile e perfino a quella penale per far ottenere alla Campania i soldini che le spettano per legge. Legittimo il sospetto che si tratti di ritorsione politica.
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