IL CORSIVO – Il Governo Meloni e le palline da tennis di Sinner

Quanta saggezza in questo straordinario “ragazzo” e già grande campione del Tennis che è Jannik Sinner. Ha detto: “I social non mi piacciono”. E ai giovani, ancora a proposito dei social, ha lanciato un messaggio forte e chiaro: “Non è lì la verità. State attenti”.
È saggio ed anche molto coraggioso. Ci vuole coraggio per declinare l’invito ad apparire, in veste d’ospite d’onore, nella vetrina in mondovisione del Festival di Sanremo. Lo ha confermato ieri: “Grazie, no”.
Saggio, coraggioso, educato. Ok al selfie con Giorgia Meloni: una foto non si nega a nessuno, poco importa se si tratti della presidente del Consiglio o dell’anonima operaia d’una piccola fabbrica nel più sconosciuto lembo d’Italia. Jannik è questo: Gigante nel tennis, un comune essere mortale nel resto.
I maliziosi la buttano in politica e sussurrano: “Sinner è sempre più nel cuore della gente, ‘vestirsi’ un po’ di lui’ fa bene anche all’immagine del governo”. E in effetti così è parso: in rapida sequenza, prima Giorgia Meloni con l’invito a Palazzo Chigi, ieri il Vicepremier Tajani con la nomina di Jannik ad Ambasciatore dello Sport nel mondo, e chissà domani cosa sarà capace d’inventarsi l’altro Vicepremier, Matteo Salvini, per non esser da meno.
Cosa dire, a proposito dell’immagine e soprattutto della qualità del governo? Con tutto il rispetto per la Premier e i suoi due vice, un monito per loro che probabilmente il saggio Jannik non avrebbe problemi a sottoscrivere. Eccolo: Se non cacciate le pal… – Pardon, gli attributi! – non vi basteranno le palline da tennis per convincere gli italiani che siete degni di stare al governo.

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