IL CORSIVO – L’Autonomia e l’imprudenza di Calderoli

Al ministro Roberto Calderoli – oltre all’intelligenza superiore alla media ed ex aequo con la sua furbizia – bisogna riconoscere una coerenza decisamente impareggiabile. Dopo essersi battuto per la secessione del Nord, dando fondo invano a tutte le energie possedute, per anni e anni ha fortissimamente voluto l’Autonomia differenziata. Un primo importante risultato l’ha ottenuto qualche giorno fa con l’approvazione al Senato del suo Disegno di legge. Vedremo cosa accadrà alla Camera.
È fuor di dubbio, dal nostro punto di vista, che l’Autonomia voluta dalla Lega e sventuratamente recepita dal Governo è una grande porcata. Ma le opinioni si chiamano così perché sono opinabili. Tempo al tempo, dunque, e toccheremo con mano la verità.
Tuttavia, non può passare sotto silenzio l’ultima sortita del ministro leghista. Sempre a proposito dell’Autonomia, tema a lui tanto caro da essergli diventato ossessivo, nell’intervista di ieri al Corsera ha tra l’altro dichiarato: “Non credo di esagerare: con questa legge supereremo la questione meridionale e la questione settentrionale che ci portiamo dietro dal 1861”.
Cosa dire? È assai probabile, quasi certo, che la legge porcata alla fine passerà. Ma oltre al danno non possiamo accettare anche la beffa. Almeno con le verità storiche, il ministro Calderoli dovrebbe avere più prudenza e meno impudenza.

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