Gestione Rifiuti in Irpinia, lo stop dell’Antitrust apre le porte alla privatizzazione
Dopo lo stop imposto alla ‘Irpinia Rifiuti Zero’ dal Tar Campania che lo scorso 28 dicembre ha accolto il ricorso dell’Antitrust, si complica la strada per la gestione pubblica dei rifiuti. L’Ente d’Ambito per la prima volta valuta l’ipotesi della privatizzazione
Dopo lo stop imposto all’Ato dei Rifiuti dal Tar Campania, l’affidamento del servizio resta congelato in Irpinia, in attesa che l’ente d’Ambito di Avellino valuti con i suoi consulenti legali i margini di un possibile ricorso al Consiglio di Stato. Anche ottenendo ragione, i tempi necessari per autorizzare la società in house ‘Irpinia Rifiuti Zero’ potrebbero non bastare. Come è noto, dal 6 aprile decorrono i termini per il commissariamento degli ambiti che risulteranno inadempienti rispetto all’obbligo di affidare il ciclo integrato dei rifiuti. Gli stessi giudici amministrativi che hanno sospeso in sede cautelare l’iter avviato dall’Ato, non entreranno nel merito del ricorso prima del prossimo aprile, quindi oltre i termini ultimativi stabiliti dalla norma nazionale. Per questo, l’Ato Avellino deve valutare anche l’ipotesi di un cambio di modello gestionale. Complicatasi la strada per la gestione pubblica dei rifiuti, l’Ente d’Ambito per la prima volta valuta l’ipotesi della privatizzazione, atteso che almeno al momento ritiene tardivo anche il possibile affidamento all’attuale concessionario in proroga, Irpiniambiente.
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