Gestione idrica in Irpinia e Sannio, l’EIC dà le scadenze ad Alto Calore e sindaci

L’Esecutivo dell’EIC ha approvato i provvedimenti necessari per dividere entro maggio la gestione idrica in Irpinia e Sannio, spianando la strada al definitivo salvataggio dell’Alto Calore. Stabilita la road map per una scissione societaria che doveva scattare entro il 2023

I conti della gestione idrica devono tornare entro il maggio 2024, altrimenti la Regione e l’Ente Idrico Campano dovranno prenderne atto. Il messaggio arriva forte da Napoli, dove si è riunito l’Esecutivo dell’EIC, che ha approvato nei giorni scorsi i provvedimenti pubblicati in queste ore per consentire il definitivo riordino della governance idrica in Irpinia e nel Sannio. Innanzitutto sono state adottate le misure necessarie per dividere entro maggio la gestione nelle province di Avellino e Benevento, che in quest’ultimo anno hanno continuato a gravare sulle cause dell’Alto Calore Servizi, con conseguente aumento delle tariffe. L’Esecutivo dell’EIC ha quindi stabilito la road map per la definitiva scissione anche gestionale dell’ex ambito interprovinciale Calore Irpino, attraverso la divisione societaria dell’Alto Calore, che avrebbe dovuto essere resa esecutiva prima della fine di quest’anno. Sono stati approvati con il piano d’ambito distrettuale sannita statuto e piano finanziario della società mista beneventana per la quale deve essere selezionato un socio privato di minoranza. In questo modo l’EIC spiana la strada al definitivo salvataggio dell’Alto Calore, ma è l’ultima volta. Non ci sarà una prova d’appello

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