IL CORSIVO – A proposito di Augusto Minzolini
La premessa è d’obbligo, a scanso di equivoci.
Augusto Minzolini é stato un bravissimo giornalista della carta stampata. Lo dimostra, al di là dei pettegolezzi politici, la sua carriera. Comincia al settimanale Panorama, poi l’assunzione e la crescita a La Stampa diretta prima da Paolo Mieli, dopo da Ezio Mauro, quindi da Carlo Rossella. In pochi anni passa da redattore a editorialista. Al netto di qualche scivolata, dimostra talento e centra non pochi scoop soprattutto nel racconto della politica. Arriva ad essere direttore del Tg1, e qui cominciano i suoi problemi. Appare fazioso, troppo vicino al potere politico imperante. Non è un caso se poi decide di candidarsi al Senato, e nemmeno é un caso se risulta primo dei non eletti e se Berlusconi, vittorioso in due collegi, opta per quello che fa diventare Minzolini senatore. Dopo l’esperienza politica, il ritorno al giornalismo: prima editorialista, in breve tempo il salto in alto, direttore de Il Giornale, avventura durata meno di due anni.
Siamo all’attualità. Dopo solo tre mesi alla conduzione di “Stasera Italia” su Rete 4, Minzolini é stato invitato da Mediaset a sloggiare. Il suo commento laconico: “Mi è stato spiegato il perché, ma sinceramente non l’ho capito”.
E qui la domanda nasce spontanea: Ci è o ci fa? Ci fa. Gli hanno spiegato che sarà pure un ottimo giornalista politico di carta stampata, ma non è arte sua la conduzione di un talk show. Insomma, con tutta la buona volontà che può metterci, in Tivvù é una frana. Tutto chiaramente spiegato, non c’è assolutamente altro da capire.
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