Iveco in fuga con il Full Electric, per Industria Italiana Autobus il futuro è un rebus
Come prevedevano gli osservatori solo pochi mesi fa, il ritorno della IVECO complica la strada alla Industria Italiana Autobus di Flumeri, battuta dal colosso (ex Fiat) di Exor anche a Milano nella gara per la fornitura di 153 bus elettrici alla ATM
Il Gruppo Iveco ha ottenuto la fornitura di 153 nuovi autobus elettrici all’ATM di Milano, che entro il 2026, punta ad avere su strada la metà degli autobus in servizio con motore elettrico. Iveco ha sbaragliato la concorrenza, compresa quella della Industria Italiana Autobus, che invece resta nel limbo, in attesa di capire quale sarà il suo destino societario. Come prevedevano gli osservatori solo pochi mesi fa, il ritorno della IVECO a Foggia complica la strada alla IIA finora interamente pubblica di Flumeri e Bologna, battuta dal colosso (ex Fiat) di Exor soprattutto sul piano strategico industriale. Lo dicono i numeri delle forze in campo: Iveco opera nel settore dei veicoli commerciali e speciali, sistemi di propulsione e servizi finanziari correlati con 8 marchi che occupano 34.000 dipendenti in tutto il mondo, ma soprattutto dispone di una capacità di investimento in ricerca e innovazione che consente di reggere la sfida sui mercati globali. Sull’altro fronte, la ex Menaranibus oggi IIA può contare su due stabilimenti in Valle Ufita e Bologna ancorati ad un marchio giovane, con assetto e visione ancora non definiti. Toccherà all’azionista pubblico decidere, ma dovrà farlo in fretta.
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