Alto Calore Servizi spa ammessa al concordato per il risanamento del debito. Convocati i creditori
L’Alto Calore chiude l’anno con l’ammissione al concordato per il risanamento del debito di oltre 160 milioni. A maggio 2024 l’assemblea dei creditori. Nel frattempo, dal primo gennaio parte il nuovo corso
La società Alto Calore Servizi è stata ammessa definitivamente al piano di concordato per il risanamento del debito, che supera i 160 milioni di euro, maturati negli ultimi due decenni. Sono stati convocati per il maggio prossimo i creditori, con i quali si dovranno stabilire le modalità di rientro, secondo la percentuale prevista dal concordato. L’Alto Calore chiude l’anno in maniera serena, dopo un 2023 complesso e intenso, che ha portato alla riorganizzazione aziendale, alla cessione del ramo sannita e, contestualmente, alla devoluzione nei confronti della Regione Campania delle prerogative di controllo sulle sorgenti di Cassano Irpino e di Baiardo presso Montemarano. Nel frattempo, dal primo gennaio parte il nuovo corso. Diviene operativo l’affidamento del servizio idrico integrato per la provincia di Avellino, stabilito dal decreto regionale firmato nell’aprile scorso dal Governatore Vincenzo De Luca. Il concordato su base quinquennale consentirà, secondo gli obiettivi dati, l’uscita definitivamente dalla crisi, per concentrare l’azione sul miglioramento del servizio nei Comuni azionisti dell’Alto Calore. Ora l’amministratore unico, Michelangelo Ciarcia, può procedere ai passi successivi. A cominciare dalla nomina di un direttore generale, espressamente richiesto proprio dal Governo della Campania.
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