Intossicazione, ascoltati i familiari dei coniugi. Spunta l’escherichia coli

Il batterio, in casi estremi, può portare a conseguenze letali. Dalla Procura non trapelano notizie, in corso gli interrogatori. Il legale del medico indagato: "Seguiti tutti i protocolli"

La Procura di Benevento non si sbilancia  sui risultati delle analisi eseguite dall’Istituto Superiore di Sanità. Avvolta ancora nel mistero la morte di Gerardina Corsano.  Tante le ipotesi , le indiscrezioni , dagli alimenti contaminati ai pesticidi fino ai funghi non commestibili. L’ultima riguarderebbe il riscontro di un batterio, quello dell’escherichia coli, che può essere causa  di patologie gravi e che viene ingerito con acqua o cibi contaminati. Il sostituto procuratore Capitanio sta interrogando  i familiari. Chiuso nel suo silenzio e nel dolore intanto Angelo  Meninno, il marito  della 46 enne scampato alla morte forse per una diversa reazione del suo organismo alle presunte sostanze tossiche ingerite . Chi lo conosce lo descrive come persona umile, gran lavoratore, in passato vittima di alcuni brutti incidenti, uno dei quali col trattore. Il suo avvocato, Giovanni Pratola, contattato telefonicamente , ritiene di non dover rilasciare dichiarazioni fino a quando non ci saranno elementi certi sulle cause della tragedia familiare. “Confidiamo nel lavoro della magistratura certi di aver osservato con scrupolo  il protocollo sanitario. Le analisi e le indagini eseguite in Pronto Soccorso  non presentavano alcuna anomalia  ” afferma invece Giuseppe Romano,  l’avvocato del medico del pronto soccorso del Frangipane  finito tra gli indagati. Il professionista, che vanta una lunga ed apprezzata  esperienza in Pronto Soccorso è provato dalla vicenda, ci confida l’avvocato,  addolorato per la morte di una giovane donna ma  nel contempo molto  amareggiato per essere stato leso anche nella sua  privacy con racconti che hanno riguardato la sua famiglia.

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