Il Tribunale di Avellino attende dall’Asi il bando per la depurazione. “Barricate” dei sindacati

Mentre la Curatela fallimentare dell’ex Cgs attende entro lunedì la pubblicazione del bando per l’affidamento della depurazione industriale, una parte del sindacato insorge e pretende una soluzione pubblica, minacciando il blocco degli impianti. Ma le risorse non sono sufficienti

La Curatela fallimentare dell’ex Cgs attende dall’Asi il bando per la depurazione industriale. Ormai fuori gioco la società pubblica Asidep, difficile il recupero in extremis della soluzione ponte costituita dalla spa partecipata dalla Provincia di Avellino, la Irpiniambiente, all’orizzonte serve affidare i servizi al privato. Una prospettiva che non da oggi i sindacati ostacolano. Alla vigilia della riunione di lunedì in Prefettura, dove il Consorzio Industriale Asi dovrà presentare il bando pubblico per garantire la continuità gestionale degli impianti, proprio da una parte delle rappresentanze sindacali si alzano barricate. c’è chi minaccia il blocco delle attività, nel caso di un avvio dell’iter di privatizzazione. Ma alternative al momento non se ne vedono. Da cinque anni si rinvia una decisione che a questo punto sembra inevitabile. L’Asi intende assicurare nelle 13 aree industriali la prosecuzione delle attività produttive, salvaguardando il posto di lavoro alle migliaia di addetti che ogni giorno si recano in fabbrica. Nel contempo, punta a non disperdere il patrimonio professionale dell’Asidep. Ma per questo serve un gestore, almeno per un anno, nell’attesa che una procedura complessa consenta con la finanza di progetto di rilanciare l’intero comparto depurativo industriale anche sul piano dell’innovazione tecnologica.

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