La Zes unica diventa legge: stop alla Regione Campania e poteri al Governo

Da gennaio la Regione Campania esce di scena sulla Zona Economica Speciale, che viene estesa in maniera unitaria a tutto il Mezzogiorno. Dopo il primo sì alla Camera con il voto di fiducia non ci sono margini per modifiche al Senato. Tra due mesi deciderà direttamente il Governo, ma resta fino a marzo l’attuale commissario

Tra due mesi la Regione Campania non avrà più competenze dirette sulla Zona Economica Speciale. Dopo il primo voto favorevole incassato alla Camera dal Decreto SUD, sul quale il governo ha posto mia questione di fiducia, non ci sono margini per modifiche al Senato. Le ZES oggi individuate all’interno di specifiche aree industriali e logistiche individuate nei diversi ambiti regionali, vengono estese indistintamente a tutto il Mezzogiorno, nonostante le proteste vibrate dei Governatori meridionali, tra i quali soprattutto Vincenzo De Luca. Dal 1° gennaio 2024, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno, la cosiddetta “ZES unica”, sarà sottoposta alla costituenda cabina di regia del Governo che gestirà i benefici e le agevolazioni fiscali a valere su Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. Le 8 attuali diverse strutture amministrative saranno completamente sostituite però non prima della primavera. Resta fino a marzo l’attuale commissario in Campania e nelle altre regioni, ma risponderà direttamente a Palazzo Chigi. La Zona Economica Speciale è stata introdotta nel 2017 per la crescita economica nel Mezzogiorno, incentivando l’insediamento di nuove imprese con agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative

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