Le sorgenti irpine sono passate alla Regione Campania che ora paga energia e lavori
Dal primo settembre la gestione delle sorgenti irpine di interesse regionale è passata al Governo della Campania. Da questo mese arrivano i primi benefici per il costo dell’acqua: bellette energetiche e manutenzione sono a carico di Palazzo Santa Lucia
Dallo scorso primo settembre la gestione delle sorgenti irpine di interesse regionale, a cominciare dalla Pollentina di Cassano, è passata al Governo della Campania, che sta costituendo una società ad hoc per amministrare gli acquiferi del sistema sorgentizio regionale, di cui Cassano e Montella, Caposele, Torella dei Lombardi e Nusco con Conza, ma soprattutto i Monti Picentini sono la parte più significativa. Con lo spostamento sulle casse regionali di oneri ingenti – solo la bolletta energetica sfiora i 16 milioni annui – in prima battuta sono i conti del gestore a rifiatare. Da questo mese arrivano per l’Alto Calore Servizi i primi benefici per il costo dell’acqua, in attesa che nei prossimi giorni si proceda con un calmieramento a vantaggio anche dell’utenza. Lunedì 23 ottobre l’Esecutivo dell’Ente Idrico Campano è infatti convocato per definire le nuove tariffe idriche biennali, con cui si sancirà l’entrata a regime del nuovo ciclo integrato delle acque. I cittadini irpini, che hanno dovuto rinunciare alla titolarità delle sorgenti, ora si attendono almeno l’alleggerimento tariffario.
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