“Diabete e ictus si evitano a tavola”, via al programma di prevenzione in Irpinia

Al Carcere Borbonico al via una due giorni di formazione rivolta ai professionisti sanitari impegnati nella promozione di stili di vita sani per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. “La salute si difende a tavola”, ha spiegato Anna Marro, segretaria scientifica del convegno

Al via in Irpinia e in Campania un programma di prevenzione delle malattie non trasmissibili ad alto impatto sociale come diabete, ictus e infarto. Attraverso le Asl la Regione Campania sostiene la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, dal diabete all’ictus agli infarti. “La salute si difende a tavola e facendo una adeguata attività fisica, soprattutto camminando”, spiega Anna Marro, segretaria scientifica della due giorni di formazione, promossa dall’Azienda Sanitaria di Avellino nell’ex carcere borbonico. Rivolta ai professionisti sanitari, l’iniziativa serve a preparare gli attori del programma di prevenzione, basata sulla corretta alimentazione e su una equilibrata attività fisica. I corsi sono rivolti, in particolare, a medici dipendenti e convenzionati ASL, farmacisti, biologi, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistenti sanitari, assistenti sociali, tecnici della prevenzione. Il programma riguarda tutti, ma in particolare i bambini e gli anziani, spiega la dott.ssa Anna Marro, segretaria scientifica del convegno, accanto a Michelina Prudente e Cosimo Amodio Zarrella. “Le malattie croniche non trasmissibili sono la causa principale di morte nel mondo: secondo il rapporto Oms, circa 17 milioni di persone muoiono prematuramente ogni anno proprio a causa di una epidemia globale di malattie croniche, un numero in continua crescita”, ricorda l’Asl di Avellino. “Un’epidemia globale che deve essere fermata, secondo l’Oms, per evitare sofferenze inutili e morte prematura ai milioni di persone che soffrono di malattie cardiovascoli, infarto, cancro e diabete. Nella maggioranza dei casi, i fattori di rischio delle malattie croniche sono pochi, conosciuti e prevenibili. Tre dei più importanti sono una dieta poco sana, l’inattività fisica e il consumo di tabacco. Globalmente, questi fattori di rischio stanno aumentando”.

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