IL CORSIVO – L’orrore di Hamas e la vergogna di certi talk show
Il terrorismo bestiale e cinico di Hamas. Le cronache di ieri ci hanno restituito il senso plastico dell’orrore. Nel Kibbutz di Kfar Aza, praticamente al confine con Gaza, sono stati rinvenuti centinaia di cadaveri – opera di Hamas, appunto – tra cui quaranta bambini, anche neonati, alcuni dei quali sono stati addirittura decapitati.
Era inimmaginabile, fino a ieri, che la mano dell’uomo potesse arrivare a tanto, e la coscienza cadere così in basso da cancellare ogni traccia d’umanità. Ogni limite è stato ormai superato. Oltre queste scene può esserci soltanto la notte eterna dell’Universo, il Nulla assoluto.
Tuttavia, ancora ieri, non sono mancate immagini e voci deplorevoli nella cosiddetta società civile, quella che dovrebbe essere “normale” e sempre più spesso tale non appare. In qualche talk show di rinomate Tv nazionali si sono avvicendati personaggi d’improbabile arte, ma bravi a recitare la parte, che perfino davanti alla mostruosa realtà di bambini decapitati non hanno saputo resistere alla tentazione di “distinguersi” – orrore dell’egolatria – e con i soliti “se” e “ma” hanno velatamente sostenuto le presunte ragioni di Hamas, elevando così il terrorismo al rango di razionalità e dignità umana.
Decisamente deplorevoli i protagonisti televisivi del bestiale teatro dell’assurdo messo in onda. Ma ancor di più lo sono certi conduttori e certi editori che hanno come codice morale ed etico Sua Maestà l’Audience, e non si fanno scrupolo di dare voce ai difensori dei terroristi e dei criminali di guerra – oggi con Hamas, ieri con Putin – facendo vergognosamente passare un indegno spettacolo commerciale per sostegno alla libertà di opinione.
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