IL CORSIVO – LE AMANTI DEL SINDACO SCOPERTE PER CASO

A settantasette anni un’attività sessuale di tutto rispetto e per di più varia, considerato che sono due le amanti del sindaco d’un comune del Lazio riprese nelle intercettazioni video ordinate dalla Procura della Repubblica competente.
Chiariamo subito. Non si tratta di un’inchiesta giudiziaria “a luci rosse”. Le immagini hot finite nelle mani degli investigatori sono del tutto casuali. L’indagine, infatti, riguarda un sospetto caso di corruzione; le telecamere nascoste erano state piazzate per verificare cosa accadesse in alcune stanze del municipio, compresa naturalmente quella del sindaco.
Tanto premesso, cominciamo daccapo.
Il comune in questione si trova tra Civitavecchia e Roma. Il sindaco, 77 anni appunto, è un ex deputato, ex consigliere regionale ed anche ex primo cittadino d’un comune molto più grande di quello che attualmente guida. Di lui si parla come d’un amministratore Pd preparato, capace e onesto. Onesto e rigoroso. Tanto rigoroso da essersi sempre rifiutato, ad esempio, di cedere alle pressioni di un facoltoso imprenditore locale che da tempo chiede, senza ottenere, una diversa destinazione d’uso dei suoi terreni.
L’inchiesta della Procura è stata generata proprio dalla vicenda testé citata. In buona sostanza, questa la tesi del Pm a conclusione delle indagini, l’imprenditore avrebbe corrotto alcuni consiglieri comunali per far decadere il capo dell’amministrazione, obiettivo nuove elezioni e un sindaco più “disponibile”.
Il capitolo successivo comincia con la richiesta di accesso agli atti della Procura avanzata dai legali degli indagati e finisce con la scoperta – per quanto è dato sapere – anche delle intercettazioni video con il sindaco e le amanti in versione hot.
Ora, falsi moralismi a parte, è del tutto evidente che lo scandalo vero, ove i fatti venissero accertati, è la corruzione dei consiglieri comunali, non già l’uso improprio da parte del sindaco d’una stanza del municipio per placare le sue tempeste ormonali: dacché lo Studio Ovale della Casa Bianca ci ha restituito “quella” narrazione peperina di Bill Clinton, cosa volete che sia tutto quanto di pruriginoso accada in una modestissima Casa comunale!?
Doveroso, in conclusione, riproporre quanto dichiarato dal sindaco ex deputato: “Questa è una vicenda privata: se esistano o meno intercettazioni video, io non lo so. So soltanto che ho una vita privata specchiata e non permetterò a nessuno di infangarla”.
Giusto, Signor Sindaco! Naturalmente, Studi Ovali a parte, lo “specchiata” di cui sopra va inteso nel senso che le telecamere nascoste hanno fatto da specchio a quanto di privato è accaduto in quella stanza. O no?

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