IL CORSIVO – “Il mondo al contrario”… di Schlein e Conte

Niente da fare: i partiti politici di maggioranza e di opposizione non la smettono, perseverano, sono “diabolici”. E se nel centrodestra la Lega e Fratelli d’Italia, per colpa grave di Matteo Salvini, se le cantano, nel campo opposto non si risparmiano affatto: M5S e Pd se le suonano, qui per colpa grave divisa in parti uguali tra Giuseppe Conte ed Elly Schlein.
Perchè fanno ammuina? Mica per salvare l’Italia. Mica per l’obiettivo di un’Europa anche politicamente Unita, e quindi più forte, più autorevole, più sicura nei diversi equilibri mondiali che si vanno costituendo e dai quali dipenderà il futuro economico e sociale del nostro Continente. Macché: niente di tutto questo. L’Europa c’entra, ma soltanto perché tra otto mesi ci sono le elezioni Europee ed è già campagna elettorale: tutto si fa in funzione degli egoismi di parte per acchiappare quel voto in più. Una vergogna della politica.
Oggi lo spartito dello scontro, non tanto tra centrodestra e centrosinistra quanto nella maggioranza governativa e nelle opposizioni, è lo stesso: racconta le dolenti note degli immigrati, è il problema irrisolto, e comunque assai complesso, dell’accoglienza e dei rimpatri, mentre continua, inesorabile, la tragedia immane di migliaia di innocenti inghiottiti dal mare.
Se Atene non se la passa bene, Sparta non se la spassa affatto. Lega e Fratelli d’Italia si scornano, con Salvini che alza la posta, sperando gli arrivi la mancia degli elettori del Nord. Ne abbiamo scritto qualche giorno fa.
Accadono cose identiche, se non peggiori, all’interno dell’altro schieramento. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico non usano il fioretto, si danno addosso con le scimitarre. Dalle sfilate sottobraccio a Landini di poche settimane fa – Elly a sinistra in portamento radical chic; Giuseppe, a prescindere, comunque in pochette – è breve il passo verso il desiderio di decapitare l’avversario. Insomma, dagli abbracci e baci sotto lo sventolio di bandiere rosse, roba tanto intensa da farsi mancare il respiro, Schlein e Conte sono passati alle dita così ben conficcate negli occhi da poter guardare anch’essi, paradossalmente, “il mondo al contrario” (va di moda: anche i generali hanno “visione” politica, vedi Vannacci!).
Un assaggio delle perle di scontro Conte-Schlein sul tema immigrati? Eccolo servito.
Conte: “Un’alleanza strutturale con il Pd? Non è possibile, perché ci sono punti di diverbio, di dissenso. Come sugli immigrati. Noi siamo per lo Ius scholae, loro per lo Ius soli. Noi per l’accoglienza con regole ben precise, loro per l’accoglienza indiscriminata”.
Schlein: “Conte non ha letto le proposte del Pd sull’immigrazione, aspettiamo le sue… Lui parla come la Meloni”.
Cosa dire? Se questo è l’aperitivo – il bue che chiama cornuto l’asino – si può immaginare il florilegio di complimenti quando si arriverà alla frutta. Davvero sorprendenti. Evviva!

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