IL CORSIVO – Elly Schlein, Roberto Speranza e… Papa Francesco
Sarà stata una coincidenza del tutto casuale, ma sabato, da una parte l’ex ministro della Salute ed ex segretario del disciolto Leu confluito nel Pd, Roberto Speranza, dall’altra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, hanno dovuto far ricorso ai Pensieri pubblici di Papa Francesco per dire qualcosa d’interessante: il primo in un’intervista al Corsera, la seconda rispondendo alle domande di Enrico Mentana durante il festival di Open.
Cominciamo da Speranza. Riferendosi alla prossima legge di Bilancio, ha detto tra l’altro: “Io, con tutta la forza che ho, ripeterò che la priorità deve essere finanziare il sistema sanitario nazionale. È una richiesta che il Pd sta portando avanti con le altre opposizioni dopo il salario minimo. Ho fatto il ministro della Salute durante il Covid e sono riuscito a portare la spesa sanitaria sopra il 7% del Pil. Non torniamo indietro, non facciamo che la sanità torni ad essere la cenerentola, significherebbe cancellare la lezione del Covid. Per dirla con le parole di Papa Francesco, peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla”.
Una chiosa rapidissima a due affermazioni dell’ex ministro: 1) Forse l’ex ministro dev’essersi un tantino distratto. La Sanità, infatti, è in cima alle priorità declamate (foss’anche soltanto per propaganda) dal governo Meloni in questa concitata vigilia di definizione della manovra. L’ex segretario Leu arriva sul tema “priorità” con evidente ritardo. 2) Verissimo che quando Speranza è stato ministro la spesa sanitaria è salita al 7% del Pil. Con il Covid che imperversava, uccideva migliaia di persone, metteva l’economia in ginocchio, non ritiene il Nostro che quella spesa fosse “dovuta” prima ancora che “voluta”, sì da lui, ma soprattutto da Draghi (“Whatever it takes”)?
Passiamo alla Schlein. Tra le altre domande, Mentana le chiede di chiarirsi una buona volta per tutte sulle “doppie” posizioni assunte in merito all’Ucraina, specie in riferimento alle dichiarazioni evasive circa il rispetto degli impegni con la Nato sulle spese per la Difesa. La risposta: “Come è stato giusto difendere in ogni modo l’Ucraina dall’aggressione e invasione barbarica della Russia, il Pd deve battersi per far cadere l’ultimo fucile e far realizzare una pace giusta, altrimenti non sarebbe più sinistra. In questo senso è preziosissima l’azione di Papa Francesco. È necessario ora far promuovere un’iniziativa diplomatica internazionale per la pace all’Unione europea”.
È tutto chiaro? Il Pontefice, all’occorrenza, viene utilizzato ora per riempire i vuoti e le ovvietà degli argomenti politici proposti, ed è il caso di Roberto Speranza; ora per giustificare contraddizioni evidenti e gravi arrampicandosi sugli specchi, ed è il caso di Elly Schlein.
Forse sarebbe cosa buona e giusta restituire qualcosa al Papa in cambio dello sfruttamento intensivo delle sue Sante Parole. Con tutto il rispetto per l’ex ministro e per la segretaria del Pd, ci permettiamo di offrire umilmente, a Speranza e a Schlein, un consiglio che potrebbe assumere il senso d’una penitenza da contrappasso: considerata la profonda crisi di vocazioni che sta vivendo la Chiesa, non sarebbe bello dare una mano alla causa facendosi Roberto prete ed Elly suora?
Suvvia: almeno fateci un pensierino.
I commenti sono chiusi.