IL CORSIVO – Il Pd, il modello De Luca e quello Schlein
Sul Corriere della Sera di ieri c’è un’intervista (sui fatti di Caivano) a Vincenzo De Luca raccolta da Maria Teresa Meli la cui lettura consiglierei a chi se la fosse persa.
Ho scelto le risposte a due domande che dovrebbero far riflettere un tantino in più chi, nel Pd, conduce crociate a testa bassa e occhi chiusi contro un presidente di Regione di quello stesso partito che ha cultura politico-istituzionale e competenze amministrative decisamente rare nella classe dirigente di centrosinistra e di centrodestra.
Le due domande: 1) “Come giudica il cosiddetto decreto Caivano?”. 2) “Ha parlato con il governo di Caivano e ha dei suggerimenti da dare alla destra?”.
Le risposte: 1) “È un segno di attenzione, con alcuni contenuti demagogici. È bene che si discuta di microdelinquenza, di violenza giovanile, di baby gang: questa è ormai un’emergenza nazionale. Occorrono anche misure repressive, perché la domanda di sicurezza richiede risposte a breve. Ma dobbiamo non illudere e non illuderci. Occorre sapere e dire che c’è tutto un complesso di iniziative da prendere e a cui si lega la conquista vera di sicurezza. Sono quelle iniziative che richiedono tempo e l’impegno di tutti: istituzioni, chiesa, forze dell’ordine, magistratura, mondo dello sport…”-
2) “Ne ho parlato con la Meloni qualche giorno fa. Le avevo segnalato il problema della gestione degli alloggi popolari. Ho visto che si è deciso di fare finalmente il censimento degli occupanti. È un’iniziativa importante, anche se il problema drammatico sarà la gestione degli eventuali sgomberi. Per il resto eviterei la logica dei blitz: si rischia di produrre più fastidi per centinaia di persone che risultati concreti… Se ho suggerimenti da dare alla destra? Sostengo da sempre che il bene sicurezza serve in primo luogo alla gente normale, che vive la propria vita sociale nei quartieri. Ho combattuto da sindaco contro bande specializzate nei furti in appartamenti, nel furto di rame e auto, nello sfruttamento della prostituzione e dei parcheggi abusivi. È stato un corpo a corpo. Ma erano i fenomeni che toglievano la serenità alle nostre famiglie. Ho denunciato anche bande di extracomunitari che, in particolare nel Casertano, avevano sostituito anche la camorra. È importante guardare in faccia la realtà senza ideologismi. Ma con altrettanta chiarezza occorre ribadire che sono necessarie misure di lungo periodo. Occorre ricostruire il principio di autorità: mai più ragazzi che svuotano il cestino delle carte sulla testa del docente. Occorre eliminare prodotti social o televisivi che per anni offrono modelli camorristici di comportamento, di abbigliamento, di linguaggio, senza neanche un esempio di vita positiva”.
Ecco, per restare nel Pd, che continua a fare opposizione per l’opposizione in Parlamento e in tutti i luoghi istituzionali, mi chiedo e chiedo: di fronte a problemi reali e gravi, pratici, quotidiani, palpabili, serve uno come De Luca, che nella sinistra è nato, è cresciuto, ha capito ciò che era utile e ciò che andava corretto e addirittura rivoltato con senso di sano pragmatismo? Oppure una come la giovane radical chic Elly Schlein che canta Bandiera Rossa, marcia con Landini, fa le fusa (politiche) a Conte, e tra una scelta vestiaria armocromista e l’altra non trova il tempo di pensare e proporre qualcosa di originale che guardi al futuro invece che al passato di una sinistra già inappellabilmente bocciata dalla Storia e dall’elettorato?
Ancora. Per stare al suo rapporto ostile e irrazionale con il “capobastone” o “cacicco” che dir si voglia De Luca, come immagina la segretaria piddì di far vincere al centrosinistra le elezioni regionali 2025: forse candidando un 5Stelle modello Fico o un dem profilo Sarracino? Ha compreso o no che, a parte le succitate qualità e a prescindere dal terzo mandato, De Luca comunque candiderà le sue truppe, sottrarrà voti alla coalizione di centrosinistra, e il centrodestra taglierà il traguardo in volata?
Un tipo, per far dispetto alla moglie che si vociferava lo tradisse, si evirò. Il risultato fu che lui fece la fine che fece, e la moglie… – Possibile che nel Pd non ci sia qualcuno che “regali” alla Schlein il testo della maestosa, inarrivabile invettiva di Cicerone contro Catilina? ”Fino a quando dunque, Elly, abuserai della nostra (loro, dei piddì) pazienza?….”.
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