IL CORSIVO – Se la Schlein inciampa nei “pensieri” di Berlinguer e Moro

Chissà se l’ex Pci (poi Pds, poi Ds) Walter Veltroni, quando gli venne l’idea di co-fondare il Partito Democratico assieme agli ex Dc (poi Ppi, poi Margherita) dotati di altrettanta lungimiranza, fu mai sfiorato dal dubbio che un giorno potesse arrivare qualcuno capace di distruggere in pochi mesi tutto il “pensare politico” di lunghissimi anni di confronti, scontri e riflessioni, alla fine convergenti, delle due maggiori forze popolari italiane del dopoguerra.
Credo di no. Credo che nella mente di Veltroni non potesse esserci nemmeno come ipotesi remota una Elly Schlein. Una segretaria nazionale Pd, cioè, che sabato scorso cita Enrico Berlinguer, a chiusura delle Feste dell’Unità, confondendo l’orizzonte dei “pensieri lunghi” del Grande Leader Pci con i suoi ostinati tentativi (suoi della Schlein) di riportare indietro le lancette della Storia: magari, chissà, tanto indietro da ritrovarsi oggi d’accordo con Maurizio Landini, negli ormai abituali cortei Cgil, sulla “contraddizione fondamentale” della buonanima di Karl Marx.
Invero, Elly Schlein non si è limitata a tradurre (male) il senso del “pensiero lungo” di Berlinguer. Ha citato anche Aldo Moro, forzandone ancora qui l’interpretazione. Proprio perché la Vittima politica più Illustre delle Brigate Rosse diceva che dobbiamo ricordarci da dove veniamo e quali sono le nostre storie, la leader dem non può ritenere, come nei fatti ritiene, che le storie di quelli del Pd che provengono dall’ex Dc-Ppi-Margherita siano meno dignitose e rispettabili di quelli che invece provengono dall’ex Pci-Pds-Ds. Un leader Pd non può essere tale se non è un leader che rispetti nei fatti sia le storie degli ex Pci-Pds-Ds che degli ex Dc-Ppi-Margherita.
L’Onorevole Schlein, peraltro ultima arrivata nel Partito Democratico, sta facendo l’esatto opposto di ciò che dovrebbe fare: ricorda ed enfatizza e premia le storie degli ex Pci-Pds-Ds, del resto mai da lei vissute, e cancella con un colpo di spugna le storie degli ex Dc-Ppi-Margherita. Nelle sue applicazioni armocromiste, arte in cui sembra molto esperta, Elly, anzi Ella, intona ormai tutte le sortite pubbliche alle bandiere rosse: il bianco la disturba. Detto altrimenti, incrociando le citazioni di Berlinguer e Moro, i “pensieri lunghi” della segretaria dem s’infrangono rovinosamente sull’orizzonte corto d’un Pd concepito a senso unico: superfluo suggerire quale sia il senso.
Tuttavia, nonostante l’evidenza, a chiusura delle Feste dell’Unità, dopo aver invocato la piazza, proprio in stile vecchio Pci, Elly Schlein ha avuto l’ardire d’affermare che il suo Pd è “plurale”. Pensate, detto da lei che politicamente parlando è la più “singolare” che in giro si possa trovare.

I commenti sono chiusi.