IL CORSIVO – Matteo Renzi e il suo nuovo brand
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Mentre Carlo Calenda, suo gemello per caso in Egolatria, gli rimprovera (ieri sul Corsera) d’essere “poco ambizioso”, Matteo Renzi, l’unico Matteo veramente degno dell’appellativo “nazionale”, tira dritto avanti e annuncia con larghissimo anticipo (ci vuole coraggio!) la sua candidatura alle elezioni europee di giugno 2024.
La sua dichiarazione ufficiale: “Mi candido non perché sono alla ricerca di un’ulteriore riga del mio curriculum, ma per affermare che bisogna dare una sveglia all’Europa altrimenti si va tutti a casa. L’Europa rischia di saltare. Penso sia fondamentale che nei prossimi nove mesi si chieda il voto di chi non vuole lasciare l’Europa nelle mani di sovranisti alla Le Pen e di populisti di sinistra”.
Tutto chiaro? Ah, dimenticavo: l’ex Premier, ex segretario dell’ex potente Pd, oggi leader di Italia viva al 2 per cento, tenta l’impresa di Bruxelles con la formazione politica creata dopo il naufragio del Terzo Polo e che viene lanciata con il brand: “Il Centro”.
Mi perdonerà il Senatore Renzi per il paragone decisamente irriguardoso, ma un’avvenente comunicatrice pugliese, assessore del capoluogo d’Irpinia, ha voluto portare in Europa e perfino oltreoceano il “Brand Avellino”. Purtroppo per il Comune testé citato, nessuno se n’è accorto!
Buona fortuna, Senatore.
La sua dichiarazione ufficiale: “Mi candido non perché sono alla ricerca di un’ulteriore riga del mio curriculum, ma per affermare che bisogna dare una sveglia all’Europa altrimenti si va tutti a casa. L’Europa rischia di saltare. Penso sia fondamentale che nei prossimi nove mesi si chieda il voto di chi non vuole lasciare l’Europa nelle mani di sovranisti alla Le Pen e di populisti di sinistra”.
Tutto chiaro? Ah, dimenticavo: l’ex Premier, ex segretario dell’ex potente Pd, oggi leader di Italia viva al 2 per cento, tenta l’impresa di Bruxelles con la formazione politica creata dopo il naufragio del Terzo Polo e che viene lanciata con il brand: “Il Centro”.
Mi perdonerà il Senatore Renzi per il paragone decisamente irriguardoso, ma un’avvenente comunicatrice pugliese, assessore del capoluogo d’Irpinia, ha voluto portare in Europa e perfino oltreoceano il “Brand Avellino”. Purtroppo per il Comune testé citato, nessuno se n’è accorto!
Buona fortuna, Senatore.
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