Faldoni Asidep in Procura. I dipendenti denunciano “gravi inadempienze” e mirano al commissariamento dell’Asi
La decisione è maturata questa mattina in seno all'assemblea dei lavoratori, alla presenza dei rappresentanti sindacali Uil e Fismic. I 56 dipendenti senza stipendio da giugno tentano il congelamento della chiusura di Asidep per prendere tempo e tutelare i posti di lavoro
Una denuncia alla Procura della Repubblica per sollevare le “gravi inadempienze sulle condizioni di lavoro dei dipendenti Asidep e ottenere il commissariamento dell’Asi. Questa la decisione maturata in seno all’assemblea dei 56 lavoratori della depurazione, affiancati dalle sigle sindacali Fiom, Fismic e Uil. Un’arma sferrata alla vigilia della scadenza fissata in tribunale per trasferire la depurazione da Asidep all’Asi, e che non contempla garanzie per i dipendenti.
Le maestranze, pertanto, giocano il tutto per tutto. Da giugno 2023 senza stipendio, decidono di produrre un faldone da consegnare agli organi inquirenti e fare luce sulla gestione Cgs prima e Asidep poi. Oltre a sottolineare il credito di 6 mila euro ciascuno, i lavoratori denunciano il mancato versamento dei contributi previdenziali, l’assenza di pulizie, l’inosservanza delle norme sulla sicurezza sul lavoro, il mancato smaltimento dei fanghi.
“Se ci sono responsabilità penali sul Cgs e Asidep qualcuno deve pagare” tuonano i dipendenti. Intanto i sindacati rendono noti gli estremi del bando ad evidenza europea predisposto dal Consorzio Asi per l’affidamento del servizio di depurazione, che prevede l’assorbimento di sole 20 maestranze. I rappresentanti sindacali non escludono un assorbimento di tutti i 56 dipendenti in Asi per poi richiedere la cassa integrazione e impedire licenziamenti per oltre il 50% dei lavoratori.
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