IL CORSIVO – Il covid e il genere umano
Da qualche giorno si ricomincia a parlare con insistenza del Covid e i quotidiani nazionali, dopo una lunga pausa, dedicano al tema nuovamente titoli (interni) a tutta pagina. In una intervista pubblicata ieri sul Corriere della Sera, il virologo e presidente dell’agenzia del farmaco Aifa, Giorgio Palù, è stato molto rassicurante: “Il virus ora è meno aggressivo, non c’è motivo di preoccuparsi. I casi continueranno a crescere ma i ricoveri non saliranno”.
Considerato tra i maggiori esperti europei in materia, Palù fornisce una spiegazione scientifica chiara ed esaustiva sul tema. Dice, ad esempio, che all’attuale stato evolutivo del Virus “c’è una relazione inversa tra contagiosità e mortalità”. In buona sostanza, “Il Virus non può permettersi oggi di essere più patogeno perché equivarrebbe all’estinzione”. Il Sars-Cov 2 “ha avuto bisogno di adattarsi all’uomo e diventare endemico, quindi finiamola di mettere paura alla gente”.
Al pari di altri scienziati, il virologo raccomanda comunque prudenza, in particolare consiglia la vaccinazione annuale per gli over 60 e i fragili, da fare assieme all’antinfluenzale.
Tra le tante altre domande, la giornalista del Corsera (Margherita De Bac) chiede: “Lei ha appena pubblicato sulla rivista Plos un lavoro dove per la per la prima volta la teoria matematica del caos viene utilizzata per spiegare l’adattamento all’uomo di un virus emergente. Conclusioni?”.
La risposta di Palù: “Abbiamo applicato alcune equazioni della teoria del caos a Sars-Cov 2, ad altri coronavirus e al virus Ebola. Rispetto a loro, Sars-Cov 2, probabilmente grazie alle sue peculiarità genetiche e biologiche, ha avuto un comportamento replicativo inizialmente ‘caotico’ che ha favorito, questa è la nostra ipotesi, il suo adattamento e quindi la sua permanenza nella popolazione umana”.
Cosa dire, se non: meno male che sia andata così? Vale la pena aggiungere una considerazione che non ha la pretesa del rigore scientifico: per essersi adattato alla condizione d’inarrivabile caos in cui la popolazione umana è finita, deve avere davvero uno “stomaco di ferro” questo Virus che per circa tre anni ha fatto tremare il mondo. Complimenti!
Considerato tra i maggiori esperti europei in materia, Palù fornisce una spiegazione scientifica chiara ed esaustiva sul tema. Dice, ad esempio, che all’attuale stato evolutivo del Virus “c’è una relazione inversa tra contagiosità e mortalità”. In buona sostanza, “Il Virus non può permettersi oggi di essere più patogeno perché equivarrebbe all’estinzione”. Il Sars-Cov 2 “ha avuto bisogno di adattarsi all’uomo e diventare endemico, quindi finiamola di mettere paura alla gente”.
Al pari di altri scienziati, il virologo raccomanda comunque prudenza, in particolare consiglia la vaccinazione annuale per gli over 60 e i fragili, da fare assieme all’antinfluenzale.
Tra le tante altre domande, la giornalista del Corsera (Margherita De Bac) chiede: “Lei ha appena pubblicato sulla rivista Plos un lavoro dove per la per la prima volta la teoria matematica del caos viene utilizzata per spiegare l’adattamento all’uomo di un virus emergente. Conclusioni?”.
La risposta di Palù: “Abbiamo applicato alcune equazioni della teoria del caos a Sars-Cov 2, ad altri coronavirus e al virus Ebola. Rispetto a loro, Sars-Cov 2, probabilmente grazie alle sue peculiarità genetiche e biologiche, ha avuto un comportamento replicativo inizialmente ‘caotico’ che ha favorito, questa è la nostra ipotesi, il suo adattamento e quindi la sua permanenza nella popolazione umana”.
Cosa dire, se non: meno male che sia andata così? Vale la pena aggiungere una considerazione che non ha la pretesa del rigore scientifico: per essersi adattato alla condizione d’inarrivabile caos in cui la popolazione umana è finita, deve avere davvero uno “stomaco di ferro” questo Virus che per circa tre anni ha fatto tremare il mondo. Complimenti!
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