IL CORSIVO – Il Generale Vannacci razzista? Ma quando mai!
Come se non fosse bastato il suo libro “Il mondo al contrario” per farci comprendere quanto “di buono” egli pensi di omosessuali, femministe e migranti, il Generale Roberto Vannacci ha voluto offrirci un supplemento della sua profondità di pensiero sul razzismo.
In un video, parlando della pallavolista Paola Egonu, ha detto: “Io non sono razzista. Quando vedo una persona che ha la pelle scura, non la identifico immediatamente come appartenente all’etnia italiana, non perché sono razzista, ma perché da 8mila anni l’italiano stereotipato è bianco”. E non manca di aggiungere, il Generale, a beneficio di chi proprio non vuol capire l’elevato Verbo, che “Se si va in Papua Nuova Guinea e si chiede di disegnare una persona italiana, la disegnano con la pelle bianca”.
L’ormai divo Vannacci – divo per i simpatizzanti della peggiore cultura nazifascista – continua a sostenere angelicamente che egli, tuttavia, non è razzista. Ch’è un po’ come affermare che a Dracula fa schifo il sangue.
E allora, poiché a questo punto non ci resterebbe che piangere, ridiamoci su e diciamolo militarmente ad alta voce come lo direbbe un Totò senza gradi: “Ma ci faccia il piacere, Generale… Ci faccia!”.
In un video, parlando della pallavolista Paola Egonu, ha detto: “Io non sono razzista. Quando vedo una persona che ha la pelle scura, non la identifico immediatamente come appartenente all’etnia italiana, non perché sono razzista, ma perché da 8mila anni l’italiano stereotipato è bianco”. E non manca di aggiungere, il Generale, a beneficio di chi proprio non vuol capire l’elevato Verbo, che “Se si va in Papua Nuova Guinea e si chiede di disegnare una persona italiana, la disegnano con la pelle bianca”.
L’ormai divo Vannacci – divo per i simpatizzanti della peggiore cultura nazifascista – continua a sostenere angelicamente che egli, tuttavia, non è razzista. Ch’è un po’ come affermare che a Dracula fa schifo il sangue.
E allora, poiché a questo punto non ci resterebbe che piangere, ridiamoci su e diciamolo militarmente ad alta voce come lo direbbe un Totò senza gradi: “Ma ci faccia il piacere, Generale… Ci faccia!”.
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