Piattaforma logistica senza progetto e soldi: una ‘Caporetto’ irpina per istituzioni e politica

Il destino del progetto di un polo logistico ferroviario in Ufita è legato alle decisioni ministeriali di concerto con Commissario Zes e Regione Campania. Nell’attesa restano le macerie politiche lasciate dal crollo delle istituzionali locali e politiche, che certificano drammaticamente l’inconsistenza dell’Irpinia a Roma

La provincia di Avellino, la terra dell’Irpinia, si configura oramai come secondaria sul piano politico, almeno a Roma. La vicenda della piattaforma logistica dell’Ufita, opera programmata senza progetto e soldi, oggi in bilico nonostante il contenuto impegno finanziario richiesto, è emblematica dello scarso peso politico che il gruppo dirigente e le rappresentanze istituzionali irpine possono esercitare ai tavoli nazionali ministeriali o nelle aule parlamentari. Nonostante il tavolo operativo promosso dal deputato Gianfranco Rotondi nei mesi scorsi, con l’obiettivo di recuperare coperture utili a rendere concreta la prospettiva di questo progetto, nulla o quasi si è mosso. Ed anzi, oggi in molti si sentono presi in contropiede quando dal territorio si levano voci preoccupate sull’esito che potrà avere il dossier. Ora più che mai, quindi, il destino del progetto di un polo logistico ferroviario in Ufita è legato alle decisioni ministeriali che saranno prese di concerto con Commissario Zes e Regione Campania. Nell’attesa restano le macerie politiche lasciate dal crollo delle istituzionali locali e politiche, che certificano drammaticamente l’inconsistenza dell’Irpinia a Roma. Una realtà fastidiosa e triste per un territorio che nel ‘900 ha dettato l’agenda dello sviluppo nelle Aree Interne della Campania, nel Mezzogiorno e nello stesso Paese. Grandi opere come la localizzazione dell’Università di Salerno sul confine irpino, il passaggio per Baiano ed Avellino della autostrada A16 Napoli-Bari, il raccordo Avellino Salerno, furono realizzati grazie al protagonismo di alte cariche dello Stato ed esponenti importanti della politica nazionale capaci di far valere in tutte le sedi decisionali l’interesse politico, economico e culturale della gente d’Irpinia.

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