IL CORSIVO – UN UMILE CONSIGLIO AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
Intervistato da Pietro Piovani per Il Mattino, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha detto tra l’altro: “Contro il bullismo in classe abbiamo preparato nuove regole sul voto in condotta e sulle sospensioni… Quali sono? Il voto di condotta inciderà sui crediti per la maturità, mentre per le scuole secondarie di primo grado tornerà a fare media. Lo studente che avrà sei in condotta sarà rimandato a settembre in educazione civica e all’esame di riparazione dovrà affrontare una prova sui valori costituzionali e di cittadinanza… Quanto alle sospensioni di uno o due giorni, il ragazzo dovrà fare approfondimenti sugli argomenti attinenti ai motivi per cui ha meritato la sospensione. Faccio un esempio: se uno studente ha insultato un compagno o una compagna per l’aspetto fisico, o gli ha rivolto epiteti razzisti, allora dovrà approfondire le problematiche del bullismo e del razzismo. E alla fine dovrà scrivere un elaborato su questo suo approfondimento. Insomma dovrà studiare di più”.
Cosa dire? Tutte ottime iniziative, Signor Ministro. Ma se non si trova il modo per obbligare innanzitutto i genitori dei bulli a rinfrescarsi la memoria sui “valori costituzionali e di cittadinanza”, oltre ad “approfondire le problematiche del bullismo e del razzismo”, con tanto di “elaborato” finale, temo che sia tutto tempo perso. Perché è nelle famiglie, in quei genitori un tantino distratti che sostengono sempe e comunque la ragione dei figli bulli o ignoranti, consentendosi perfino il lusso di salire in cattedra contro i professori, è lì la causa principale di comportamenti che sempre più spesso degenerano in “baby gang”, dentro e fuori le aule scolastiche.
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