Parole Airoma, Gubitosa: “Serve un risveglio delle coscienze e maggiore impegno da parte di tutti”

Il componente della commissione Antimafia Michele Gubitosa interviene nel dibattito sollevato dal procuratore Airoma sulla criminalità organizzata e la sua presenza nel tessuto sociale irpino. Ciampi: "Dobbiamo garantire vigilanza"

“Un risveglio delle coscienze e dell’impegno politico, istituzionale
e sociale della città di Avellino e dell’Irpinia tutta che possa partire dalla riflessione del procuratore capo Domenico Airoma e dalla storica sentenza che ha inflitto 300 anni di carcere ai 21 imputati appartenenti al sodalizio criminale del “Nuovo clan Partenio” accusati e condannati a vario titolo per i reati di associazione camorristica, usura ed estorsioni”.

E’ l’augurio dell’onorevole Michele Gubitosa, componente della Commissione Bicamerale Antimafia. Il parlamentare antimafia plaude all’epilogo giudiziario dell’operazione eseguita nell’ottobre 2019 dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e conclusasi con la storica sentenza di primo grado e al tempo stesso pone l’attenzione sul monito del capo dei pm irpini.

“La mafia non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sociale sano, dunque se queste organizzazioni attecchiscono vuol dire che anche la società irpina rischia di ammalarsi o è già malata – denuncia Gubitosa -. Negare che ci sia questo pericolo agevola solo la criminalità e come sempre avvenuto storicamente per le organizzazioni criminali mafiose, rafforza uno degli obiettivi delle stesse: mimetizzarsi, inabissarsi, agire nella totale oscurità. Allo stesso tempo, tuttavia, ci tengo a sottolineare come l’Irpinia sia anche composta da cittadini e imprenditori per bene. Un punto di partenza è sicuramente non negare l’esistenza della mafia, ma allo stesso tempo questa terra ha in sé tutti i presupposti per non arrendersi ai suoi tentacoli e far sì che le associazioni criminali possano prendere sempre meno piede. Gli ultimi avvenimenti – aggiunge il deputato di Montemiletto -, come la stessa sentenza e gli altri episodi di cronaca come gli spari nella notte ad Altavilla Irpina contro l’abitazione di Americo Marrone, il narcotrafficante detenuto dal giugno dell’anno scorso nel carcere di Avellino dove sta scontando un cumulo di pene, dimostrano come questo cancro esiste e può rigenerarsi sul nostro territorio. Senza un reale cambiamento della società tutta, dal singolo cittadino alle Istituzioni al mondo dell’imprenditoria, la criminalità continuerà ad attecchire in un tessuto sociale piuttosto che un altro. E a poco servirà il coraggio e la determinazione degli organi inquirenti. Per questo la sentenza emessa dai magistrati del Tribunale di Avellino e le parole del Procuratore Airoma non danno più alibi a quanti nelle rispettive competenze, siano esse istuzionali, sociali o anche di semplice cittadino, devono rafforzare l’argine contro l’avanzata di una criminalità che, proprio come un cancro, prolifera e si espande in silenzio”.

 

Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale Vincenzo Ciampi:

“Non può lasciarci indifferenti il fortissimo richiamo alle nostre coscienze del procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma che ha denunciato il clima di connivenza che a più livelli si registra con la malavita organizzata in provincia.
Airoma parla di connivenze e di penetrazione della camorra nelle istituzioni e nel mondo delle imprese.
Parole che scuotono. L’incisiva attività delle forze dell’ordine e della magistratura sta già dando i suoi frutti, portando in tribunale e a sentenza l’esito delle inchieste sulla criminalità organizzata che si sono svolte e sono in corso.
I gruppi territoriali del Movimento che  stanno partendo ad Avellino, Montoro e Morra De Sanctis, saranno impegnati fortemente anche sui temi della legalità; gli attivisti sanno bene che difendere il territorio dall’aggressione malavitosa significa vigilare sulle procedure che le amministrazioni pubbliche intraprendono negli appalti pubblici; significa essere vicini a forze di polizia e magistrati;  significa portare nelle istituzioni rappresentanti moralmente integri; significa sostenere la formazione alla cultura della legalità nelle scuole.
Su questi capisaldi si fonda il nostro impegno politico che è anche sostegno incondizionato a chi difende la legalità, la libertà d’impresa, un ambiente sano, il diritto alla sicurezza dei cittadini in questa provincia”.

 

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