Inaugurata a Cairano la mostra fotografica dedicata a Franco Dragone, l’artista di fama mondiale
Presso i locali del forno di comunità è stata allestita la teca con gli scatti che meglio descrivono il profilo umano e artistico del registra e direttore artistico del Cirque du Soleil. Il paese, le origini, legame mai reciso con il paese, nonostante l'emigrazione in Belgio con la sua famiglia
Si inaugura a Cairano la mostra fotografica dedicata al suo concittadino più illustre. Le sale del forno comunitario celebrano Franco Dragone, scomparso il 30 settembre scorso per vivificare il suo impegno e la sua fama artistica internazionale, ma soprattutto per ricordare il suo legame con Cairano. Il piccolo comune altirpino che gli ha dato i natali, è sempre stato considerato un laboratorio di pensiero e sperimentazione creativa. L’emigrazione in Belgio con la famiglia non ha mai cancellato il legame con le sue origini.
La mostra fotografica ripercorre infatti l’infanzia, gli antenati, fino alla carriera e alla passione per il teatro. Hanno tratteggiato il profilo umano e artistico i sindaci di Cairano, Andretta e Calitri, insieme al deputato Toni Ricciardi, tra gli altri, che ha argomentato sulla pagina dell’emigrazione in Belgio.
Da direttore artistico del Cirque du Soleil Franco Dragone è stato pioniere di un nuovo modello di teatro, caratterizzato non solo dalla danza, dalla musica e dal teatro, ma anche da impressionanti giochi di luci ed effetti speciali che hanno incantato gli spettatori di tutto il mondo. Ha firmato show e spettacoli di artisti di fama mondiale come Céline Dion, e di grandi spettacoli da Los Angeles al Lido di Parigi alla Cina La sua Franco Dragone Entertainment Group si era affermata come player mondiale dello spettacolo.
Tornava spesso nella sua Cairano e non aveva mai smesso di credere nella rinascita del paese. Erano nate così esperienze come il festival Cairano 7X o la masterclass per formare operatori del mondo dello spettacolo. Dragone aveva così portato il suo mondo immaginifico nel piccolo centro irpino. Oggi tutti possono ammirare il paesaggio dal suo terrazzo sulla rupe.
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