Ancora violenza nel carcere di Ariano. Ferito a sprangate un agente
Ha rimediato contusioni ed escoriazioni e 10 giorni di prognosi. Uilpa: questo penitenziario rischia di diventare una pattumiera sociale
Il penitenziario di Ariano è una polveriera pronta ad esplodere nell’indifferenza di chi continua ad essere sordo agli appelli di agenti e sindacati. Dieci giorni di prognosi per un agente in seguito all’ennesima aggressione messa in essere da un detenuto recidivo, sottoposto al 14 bis, protagonista, lo scorso anno nel carcere di Noto, di una violenta rivolta in cui rimase ferito gravemente un agente motivo che gli è costato il trasferimento nel carcere arianese. Un’aggressione che poteva finire nel peggiore dei modi . Il detenuto si è scagliato contro il poliziotto tentando di sottrargli le chiavi delle celle della V sezione di detenzione. Subito l’allarme , Il detenuto è andato in escandescenza e con una spranga si è accanito sul box degli agenti distruggendolo. Una situazione denunciata da tempo dai sindacati, oggi intervengono Uilpa e Sappe. La casa circondariale di Ariano accoglie detenuti violenti provenienti da altre carceri italiane. C’è sovraffollamento ed alcuni padiglioni sono inagibili. Il rischio , scrive la Uilpa, è che il carcere di Ariano diventi una pattumiera sociale .E’ improcrastinabile il potenziamento del personale e soprattutto dotare gli agenti e la struttura dei dispositivi di sicurezza, bodycam e Taser, necessari per operare con una maggiore protezione.
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