IL CORSIVO – L’ultima sortita del Grillo “sparlante”

Quant’è bella l’Italia della Libertà e della Democrazia, l’Italia né fascista né comunista, l’Italia che abbiamo. Nell’Italia della Libertà e della Democrazia, né fascista né comunista, insomma la Bella Italia che abbiamo e che dobbiamo conservarci contro ogni eventuale tentativo di ridurne Libertà e Democrazia, uno come Beppe Grillo, che continua a confondere la Comicità, arte in cui è decisamente campione, con la Politica, arte nella quale è altrettanto decisamente irresponsabile: uno come lui, si diceva, nella nostra meravigliosa Italia, può salire su un palco, davanti a decine di migliaia di persone, e sotto gli occhi compiacenti di Giuseppe Conte ed Elly Schlein, ed aizzare la folla con espressioni del seguente tenore: “Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, sistemate i marciapiedi. Reagite”.
Istigazione a delinquere? Qualcuno ha sollevato la questione. Ma anche se fosse, ed è molto probabile che lo sia, in tribunale finirebbe a tarallucci e vino. I servi sciocchi del Grillo Sparlante hanno già provveduto a creare intorno al gravissimo linguaggio allusivo dell’Elevato una rete protettiva di giustificazioni banali epperò sufficienti, almeno in apparenza, a sostenere il ragionevole dubbio. Infatti: le brigate di cittadinanza sono volontari e generosi gruppi di sagrestani che si preparano per servire la Santa Messa; i passamontagna bisogna indossarli perché di notte c’è un tasso d’umidità che nuoce alla salute; i lavoretti sono esercitazioni serali di taglio e cucito; e i marciapiedi… i marciapiedi rientrano nella fattispecie della “civile” reazione (“reagite”) ma solo nel senso di far compagnia alle prostitute per evitare che vengano disturbate da qualche malintenzionato.
Niente via giudiziaria, dunque: sarebbe inutile. Molto meglio liquidare Grillo con i suoi stessi mezzucci, a cominciare dal linguaggio: “Adesso sei andato fuori ogni misura. Vaffa tu, Beppe, una volta per tutte e per sempre”.
P.S.: Qualcuno, molto ingenuamente, chiede che Conte e Schlein, tra un abbraccio e una reciproca coltellata alle spalle, si esprimano con chiarezza sull’ultima, audace sortita di Grillo. Tempo perso. La parola, per avere senso, deve essere necessariamente preceduta dal pensiero. È cinismo allo stato puro pretendere che i rispettivi capi del M5S e del Pd si spremano le meningi.

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