IL CORSIVO – Se Calderoli fa lo gnorri
Il Corriere della Sera ha pubblicato e commentato ieri i punti salienti del “XXV Rapporto AlmaLaurea sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati”.
Allarmante è il profilo collaterale analizzato dall’indagine e che si riferisce ad un fenomeno che a giudizio degli esperti appare inarrestabile: è la fuga dal Sud degli studenti e futuri lavoratori, ovvero di quel “capitale umano” di cui il Mezzogiorno d’Italia avrebbe un bisogno vitale e che invece sempre più va perdendo. La causa? L’insufficienza, se non proprio la mancanza di investimenti capaci di trattenere i ragazzi nelle aree di origine.
Pochi numeri che danno l’idea plastica di cosa stia accadendo. Dopo la parentesi di un paio danni e mezzo dovuta al Covid, la cosiddetta “mobilità per motivi di studio” è ripresa con una accelerazione impressionante. Leggiamo i dati del Rapporto. Quasi uno studente su tre (il 28,6%) fa le valigie verso il Nord. In dieci anni la percentuale è salita di oltre il 20%. Addirittura più pronunciata è la mobilità dei giovani per motivi di lavoro: se ne va un laureato di primo livello su tre (33,3%); uno su due tra quelli con laurea magistrale. Rispetto al 2021 si registra un incremento percentuale di due punti. Utile osservare, al riguardo, che dalle regioni del Nord emigra verso l’estero soltanto il 5-6% dei giovani laureati: un numero insignificante rispetto alla mobilità Sud-Nord.
Non sono necessari ulteriori dettagli per toccare con mano la drammaticità del fenomeno. Allo stesso tempo, di fronte a questa realtà, non può non essere stigmatizzato il comportamento insolente del ministro Calderoli che un giorno sì e l’altro pure va declamando pimpante che ancora qualche mese di pazienza e porterà a casa il risultato della sua Autonomia Differenziata.
Una qualsiasi persona dotata di media intelligenza e sensibilità potrebbe giustamente riflettere: “Suvvia, forse il ministro non ha avuto ancora il tempo di studiare i dossier che illustrano la reale situazione del Sud, non soltanto riguardo allo spopolamento di giovani e meno giovani, e perciò insiste sulla sua strada”. Niente di più sbagliato. Calderoli sa tutto, lo sapeva già prima che venisse pubblicato il Rapporto AlmaLaurea perché altre indagini, a cominciare da quelle elaborate da Svimez, dicono con chiarezze le stesse cose da almeno un decennio e in riferimento a tutta la gamma di categorie del benessere. La verità, volgarmente semplice, è che Calderoli e la Lega se ne fregano del Sud, egoisti e miopi (e aggiungerei “ignoranti”) quali sono. Lo sostengono analisti con quattro palle e due cervelli, infatti: se affonda il Sud, non sopravvive il Nord; la fossa è comune, finirci tutti dentro è solo questione di tempo. E non è affatto il tempo eterno che immaginano i leghisti, presi come sono dal loro dannato egoismo.
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