IL CORSIVO – Silvio: un grand’uomo, a prescindere…

Al netto del suo indubitabile sostegno “morale” a Putin dopo l’invasione dell’Ucraina, foss’anche motivato soltanto dalla loro antica amicizia, Silvio Berlusconi mi è stato sempre profondamente simpatico.
Del politico non ho un giudizio esaltante, anche se gli va riconosciuto che ha rivoluzionato in senso pragmatico la politica italiana, spesso mettendo a nudo l’ipocrisia e l’autoreferenzialità inconcludente dei “Professionisti del Parlamento”. Non credo che nelle vesti di Presidente del Consiglio abbia fatto cose straordinarie per l’Italia: mi resta il dubbio se ciò sia dipeso da lui, ossia dal suo spessore di Statista, oppure dal nostro sistema istituzionale, che garantisce certezza democratica ma allo stesso tempo, per il groviglio di lacci e lacciuoli che lo caratterizza, giocoforza frena i processi di sviluppo.
Ho invece un giudizio “superlativo” dell’imprenditore e dell’uomo Berlusconi. Come imprenditore è stato semplicemente un genio. In un’intervista di ieri al Tg1, Urbano Cairo, che a sua volta è un imprenditore illuminato e visionario, lo ha definito un “Maestro assoluto”. Proprio così. Non un “Mago”, come talvolta è stato detto per evidenziarne anche una sua qualche capacità illusionistica. Un Maestro assoluto, nel senso di “impareggiabile” nell’arte di commercializzare perfino l’aria; e nel senso più nobile della parola Maestro, ovvero di chi ha vera e profonda conoscenza di qualcosa, tanto da possederla interamente e per ciò stesso da poterla insegnare.
Egli è stato un Maestro assoluto soprattutto nell’arte della comunicazione e della commercializzazione pubblicitaria. Da qui il successo delle sue Tv, di uno stile televisivo popolare che gli ha consentito di entrare in tutte le case degli italiani con un impercettibile bip davanti alle porte d‘ingresso.
Ho un giudizio superlativo dell’Uomo Berlusconi, perfino al lordo delle sue ostentazioni “romantiche”, aggettiviamole bonariamente così oggi che non c’è più. È stato un uomo certamente di buon cuore, generoso, dal tratto umano genuino e gioioso, molto sociale, decisamente “compagnone” ed empatico. Con non pochi difetti? Certo: chi non ne ha, sfidi il rischio d’essere smentito dai fatti. Come ha chiosato Gianfranco Rotondi in un ricordo per Itv, l’uomo Berlusconi è stato anche in privato quello che appariva in pubblico, una Persona Vera, addirittura Umile. Forse è proprio nella autenticità e nella essenzialità di questo suo profilo umano il germe del successo che è stato capace di costruire in tutte le cose e i campi in cui si è cimentato.
Un Grand’Uomo. A prescindere.

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