IL CORSIVO – Ignazio La Russa e Nonno Fascismo
Si dice: chi trova un amico, trova un tesoro. Se poi l’amico è tuo nonno, e tu davvero trovi un suo tesoro nascosto, il massimo che ti possa capitare è che Bankitalia te lo neghi.
È accaduto in provincia di Frosinone. Durante i lavori di ristrutturazione della sua casa, un operaio di 50 anni ha rinvenuto un cofanetto contenente Titoli di Stato del valore di un miliardo di vecchie lire, oggi due milioni di euro. Una somma che avrebbe cambiato la vita al poverino. Ma la delusione è stata di gran lunga più intensa della sorpresa quando Bankitalia ha dovuto comunicare all’operaio che quel tesoro, accumulato dal nonno in epoca fascista, è scaduto e il suo valore non può essere né convertito in euro né, tanto meno, rimborsato.
È andata troppo male al legittimo e sfortunatissimo erede. C’è solo da sperare che ora la sua comprensibile amarezza non venga alimentata dal Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Cosa centra la seconda carica dello Stato con i titoli di Stato? Non si sa mai: potrebbe sempre sostenere che Bankitalia non riconosce quel miliardo di lire perché lire di Nonno… Fascismo!
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