Claudio Gubitosi del Giffoni Film festival ospite a Castelfranci con i sindaci degli areali vinicoli
"La cultura come volano per lo sviluppo del territorio". L'assessore castellese Giovanni Boccella promuove una tavola rotonda per aprire un confronto sulla narrazione degli areali di pregio della provincia, da Castelfranci a Paternopoli, da Taurasi a Montemarano e Torella dei Lombardi
Le distese dei vigneti dell’alta Irpinia e della media valle del calore, tra Candriano, Taurasi, Paternopoli, Montemarano e Castelfranci come scenografia e pellicola narrativa cinematografica. L’assessore alla cultura del comune di Castelfranci costruisce un tavolo di confronto con Claudio Gubitosi, fondatore e direttore artistico del Giffoni Film Festival e gli amministratori locali, per gettare le basi di un nuovo percorso promozionale e di valorizzazione dell’Irpinia.
L’obiettivo potrebbe essere quello di costruire una narrazione dei vigneti, ma anche del capitale umano, delle tecniche ancestrali di lavorazione, della ritualità e della civiltà contadina che consentono produzioni di pregio e cura del paesaggio. “La cultura come volano di sviluppo del territorio” è il tema che è stato affrontato da Generoso cresta di Castelfranci, Amado Delli Gatti di Torella, Salvatore Cogliano di Paternopoli, Beniamino Palmeri di Montemarano, Antonio Tranfaglia di Taurasi.
I vigneti e le distese vinicole della provincia si preparano a divenire risorsa paesaggistica e palcoscenico naturale su cui accendere i riflettori della macchina da presa. Esattamente come Ridley Scott ha celebrato i vigneti della Provenza sulla partitura cinematografica de “Un’ottima annata”, amplificando il mito della viticoltura francese e la narrazione romantica di luoghi vocati a una delle migliori produzioni enologiche regionali.
I commenti sono chiusi.