Tentata estorsione ad un imprenditore di Sirignano: oggi il riesame.
I legali chiederanno la revoca o l'attenuazione della misura per Bernardo Cava e Pellegrino Crisci
La vicenda della tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Sirignano.
Fissata per oggi l’udienza davanti a tribunale del Riesame per Bernardo Cava e Pellegrino Crisci (ristretti nel carcere di Secondigliano). Gli indagati, in seguito all’incendio di un escavatore subito dalla persona offesa, avrebbero minacciato la stessa offrendole protezione per continuare a svolgere la sua attività, dietro il pagamento di una tangente. La vittima, che non ha acconsentito alle illecite richieste, ha presentato una denuncia consentendo un immediato avvio delle indagini
Saranno ora i magistrati della XII sezione del Tribunale partenopeo a decidere sulla richiesta di annullamento – presentata dagli avvocati Gaetano Aufiero e Alessandro Del Grosso – per le misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Napoli, Leda Rossetti nei confronti di Bernardo Cava e Pellegrino Crisci accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Dalle indagini effettuate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano è emerso che l’imprenditore aveva avuto due incontri con Bernardo Cava e Pellegrino Crisci. In uno di questi proprio il boss Cava avrebbe rassicurato l’imprenditore, facendogli presente chi era.
Ad avviso della Dda avrebbe speso la sua fama criminale e l’appartenenza al clan Cava.
Grazie ad alcune intercettazioni si è poi giunti alla denuncia e alla misura cautelare.
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