Alla Casa di Reclusione altirpina il primo “Prison bistrot”, con panificio e laboratorio dolciario

In occasione dell'Open Day promosso dal Provveditorato dell'Amministrazione Penitenziaria della Campania, la dirigente regionale Assunta Borzacchiello e la direttrice dell'istituto Marianna Adanti illustrano le nuove attività del presidio e la commissione regionale del lavoro penitenziario, con rappresentanze dell'imprenditoria e terzo settore per far incrociare domanda e offerta di lavoro

La Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi presenta l’ultima importante attività produttiva, che segna un ulteriore tassello di efficienza e apertura della struttura carceraria all’esterno in ottica del reinserimento dei detenuti nel mercato del lavoro al termine della pena. E’ stato inaugurato il primo “prison bistrot” che sarà aperto al pubblico, collegato ad un panificio e ad un laboratorio di pasticceria. Attività che consentiranno l’assunzione lavorativa dei detenuti, e che potranno spalmare economia dentro e fuori le mura dell’istituto.

Le attività sono state presentate in occasione dell’Open Day regionale promosso dall’amministrazione penitenziaria della Campania, e dalla dirigente Assunta Borzacchiello, che per l’occasione ha illustrato l’istituzione della commissione regionale del lavoro penitenziario, alla presenza dell’Asi di Avellino, Confartigianato, Anpal Servizi ed altri esponenti dell’imprenditoria e del terzo settore.

Altra novità rilevante è l’apertura di un punto vendita dei prodotti da forno e del laboratorio di pasticceria nel centro di Sant’Angelo, con la collaborazione di pizzerie celebrate a livello nazionale, ma anche di grandi marchi per la grande distribuzione di prodotti da forno e lievitati, come panettoni e colombe artigianali. Senza contrare che la vendita avverrà anche attraverso l’e-commerce per raggiungere una platea sempre più ampia. E’ stato presentato in esclusiva il cornetto salato con il caciocavallo tipico santangiolese e che sarà distribuito non appena saranno siglate le opportune convenzioni con l’esterno.

Le attività presentate si aggiungono ad una ricca rosa di attività già presenti nel perimetro della Casa di reclusione. Dalla lavanderia all’officina meccanica, la sartoria e la sartoria borbonica penitenziaria che utilizza le sete di San Leucio, la tipografia, il tenimento agricolo che produce vino, miele, conserve e marmellate.

I commenti sono chiusi.