P.O Frangipane, primario chirurgia: tutto da rifare

Annullato il concorso  di Primario di Chirurgia al Frangipane di Ariano Irpino. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Napoli confermando la sentenza del giudice di primo grado.Il concorso fu  vinto nel 2017 dal dott. Ruggero Iandoli, attuale direttore del reparto . Subito ci fu un ricorso presentato dal dott. Carmine Grasso, oggi dirigente medico presso il “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi,   che contestava l’attribuzione dei punteggi ,il mancato riconoscimento di una maggiore anzianità di servizio e soprattutto la non corretta valutazione delle casistiche operatorie.La Corte d’Appello di Napoli presso la quale era stato proposto il ricorso alla sentenza di primo grado  di annullamento degli atti concorsuali  dal Dott. Ruggero Iandoli  e dalla Asl di Avellino, dopo una lunga disamina conclude: Ed allora effettivamente  nel caso di specie della Commissione ha attribuito maggiore punteggio allo Iandoli nonostante la maggiore anzianità del Grasso  proprio relativamente al reparto oggetto di nomina dirigenziale. Sempre nella sentenza si legge:  la Commissione  ha inoltre attribuito 0 punti al Grasso in riferimento alle pubblicazioni  e la partecipazione a convegni e congressi  nonostante le 24  pubblicazioni del Grasso, le sei partecipazioni  a commissioni e le sette  a congressi, ed ha attribuito punteggio minore al Grasso  in presenza di 56 partecipazioni ( tra corsi e congressi)  rispetto alle 3 indicate dallo Iandoli. Ed ancora relativamente alla casistica viene assegnato un punteggio maggiore allo Iandoli nonostante una corposa  casistica all’attività laparoscopica, con riferimento all’attività laparoscopica  di cui il Grasso era stato nominato pure responsabile. Tutto da rifare , nelle conclusioni i giudici  della Corte d’Appello  parlano di difetto del criterio di correttezza e buona fede che deve invece caratterizzare l’attività della Pubblica Amministrazione. Per la nomina di un nuovo direttore di U.O.C di Chirurgia al “Frangipane” bisognerà procedere all’indizione di un nuovo concorso. Una sentenza che arriva dopo quasi cinque anni, tanto quanto la durata dell’incarico  previsto dal concorso che Iandoli dunque ha già quasi terminato.