Enzo De Luca: la sfida per il nuovo Alto Calore è su PNRR e sviluppo. La road map

Il decreto di affidamento all’Alto Calore era atteso da oltre vent’anni. Si attua il ciclo idrico integrato con il passaggio al gestore anche di fognature e depurazione civile, ma soprattutto si sbloccano gli investimenti con il PNRR per rifare reti e impiantistica, sottolinea Enzo De Luca, Presidente dell’Osservatorio Rifiuti

A vent’anni dalla attuazione della legge Galli e a cinque dalla riforma regionale si attua il ciclo idrico integrato con il passaggio al gestore anche di fognature e depurazione civile, ma soprattutto si sbloccano gli investimenti con il PNRR per rifare reti e impiantistica. Lo sottolinea Enzo De Luca, Presidente dell’Osservatorio Rifiuti, che ha affidato ad una nota il suo commento. “Con l’approvazione dell’Atto di affidamento del servizio idrico integrato alla società Alto Calore S.p.A. per l’intera provincia di Avellino (e in via transitoria, per alcuni Comuni della provincia di Benevento) – firmato dal Presidente Vincenzo De Luca nelle funzioni di commissario con poteri sostitutivi – viene salvaguardata e consolidata la gestione pubblica dell’acqua in Irpinia”, scrive. Con questo provvedimento, “la Regione Campania mette al sicuro il patrimonio tecnico, economico, culturale e sociale dell’Alto Calore. Dopo 85 anni di storia, potrà tornare ad essere un modello organizzativo e industriale nel Mezzogiorno e nel Paese, esattamente come l’originario Consorzio fu durante tutto il ‘900. Vanno ringraziati per questo il Presidente Vincenzo De Luca, l’Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, la Struttura e gli Uffici competenti della Regione Campania che, in questi lunghi e intensi mesi di impegno, hanno lavorato con sobrietà e determinazione nell’interesse esclusivo delle Aree Interne, delle comunità locali, del nostro territorio”. Inoltre, “doverosamente occorre rendere merito di questo risultato all’Amministratore unico dell’Alto Calore Spa, l’amico Michelangelo Ciarcia. Supportato dalla straordinaria professionalità dimostrata dalla struttura e dal management aziendale, ha aderito e ben interpretato il piano elaborato dalla Regione Campania, centrando il risultato di un salvataggio ormai a portata di mano. Decisivo è stato l’alto senso di responsabilità dimostrato dai soci dell’azienda pubblica, i Sindaci, che hanno sostenuto e difeso anche nella sede distrettuale associata il progetto regionale, non facendo mai mancare una fiducia tangibile a chi era chiamato ad operare”. E conclude: “Non posso che esprimere la mia soddisfazione sotto ogni punto di vista, per gli uffici che ho l’onore di ricoprire oggi nell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti e alla guida del Coordinamento per la Sostenibilità, ma anche per il mio impegno passato sul ciclo idrico delle acque al vertice dell’allora Consorzio Interprovinciale, prima che nella Giunta Regionale come Assessore all’Ambiente. Grazie all’Atto di affidamento del servizio idrico integrato, per l’Alto Calore S.p.A. si apre una nuova straordinaria fase, auspicabilmente improntata alla massima innovazione, per costruire con efficienza, economicità e competitività, una gestione sostenibile e moderna”.

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