Quindici: tavolo in Prefettura per riaprire il maglificio 100quindici passi, simbolo di legalità
C’è la volontà di dare nuova vita alla fabbrica ricavata tra le mura dell’ex Villa bunker del clan Graziano.
Il Prefetto di Avellino, Paola Spena, ha annunciato un tavolo in prefettura per riaprire il maglificio 100quindici passi nel comune di Quindici.
Una decisione condivisa con il Ministro dell’Interno Piantedosi per dare nuova vita alla fabbrica ricavata tra le mura di quello che un tempo era il quartier generale del clan Graziano e che, dal 2015, col taglio del nastro affidato a Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione “Libera”, si è trasformato in un baluardo della legalità e dell’Irpinia Libera con miriadi di iniziative, ultima in ordine di tempo, in pieno lockdown, la fabbrica produsse 1500 mascherine da distribuire su scala regionale.
L’incontro, che dovrebbe tenersi in Prefettura, corrisponde ad una necessità per il Vallo lauro e per tutte le parti in causa che dovrebbero presenziare.
Di riapertura si parlò già lo scorso maggio nell’ambito del forum dei beni confiscati alle mafie a Napoli e nel corso della visita di Piantedosi ad Avellino per il 10° anniversario della scomparsa del capo della Polizia Antonio Manganelli, particolarmente legato alla fabbrica che inizialmente doveva produrre le divise per la Polizia di Stato.
La speranza è che la fabbrica possa riaprire i battenti per continuare a scrivere una storia di legalità, di riscatto sociale e di speranza nel vallo Lauro.
I commenti sono chiusi.