Liste elettorali composte da forze di polizia a Cairano e Rocca, monta la protesta dei cittadini

Alla corsa elettorale competono circa 60 operatori delle forze dell'ordine in Alta Irpinia, per ottenere un mese di congedo retribuito. Amministratori e comuni cittadini criticano la possibilità concessa dalla legge e attendono i comizi elettorali per aprire contestazioni

Per avere un mese di permesso retribuito dal lavoro le forze di polizia si candidano nei comuni al sotto dei mille abitanti. Lo consente la normativa sull’amministrazione della Pubblica Sicurezza, legge del 1 aprile 1981, n. 121. Una norma che ha consentito la candidatura di 31 persone a Cairano e altrettante a Rocca San Felice, con la presentazione di simboli anonimi e dichiaratamente finti, per concorrere all’amministrazione dell’ente locale.

Furiosi gli abitanti delle comunità, che sollevano non solo l’invasione ingiustificata da forze di polizia residenti in larga parte nel napoletano, ma anche il grande sbeffeggio ai danni delle istituzioni e dell’esercizio della rappresentanza democratica. Sia nel caso di Rocca San Felice che nel caso di Cairano dove state presentate tre liste composte da forze di polizia, è stato necessario ricorrere alla presentazione di liste cosiddette civetta, per arginare il rischio di ritrovarsi in consiglio gente sconosciuta e interessata soltanto al congedo retribuito.

All’indomani della presentazione delle liste, il dibattito è concentrato sulla necessità di “ottenere giustizia” e chiedere un intervento immediato della Questura quanto della Prefettura. Ad ogni modo i candidati a sindaco e gli aspiranti consiglieri sono attesi nei paesi per i comizi elettorali, a meno che non si voglia acclarare una frode ai danni dello Stato e da parte proprio delle forze di polizia.

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