I cittadini che esercitano in diritto di voto si riducono drasticamente, c’è lo studio su Caposele

Cresce la sfiducia nella politica e nelle istituzioni. Lo certifica uno studio statistico condotto sul comune altirpino ad opera dello studente Gerardo Malanga e del gruppo di lavoro della Digital Bridge. "A Caposele tra 10 anni le persone che esercitano il diritto di voto saranno sensibilmente ridotte"

I cittadini che esercitano il diritto- dovere di voto sono sempre meno. L’indebolimento della democrazia partecipativa è stato certificato da un gruppo di studio composto da Gerardo Malanga, studente di statistica per i big data dell’università di Salerno e la Digital Bridge, che ha condotto un’analisi sul comune di Caposele, considerando l’affluenza alle elezioni amministrative degli ultimi 40 anni.

Dall’analisi è emerso che ad un incremento della popolazione della valle del Sele è corrisposto un allontanamento dalle urne. Da qui a 10 anni, se confermato il trend attuale, il numero delle persone che andrà a votare sarà drasticamente ridotto. Una condizione sociale che manifesta un concreto malcontento dei cittadini, che smettono di esercitare il diritto ad eleggere i propri rappresentanti, e abdicano al dovere di garantire il pieno funzionamento dell’esercizio democratico.

La condizione emersa al comune di Caposele, che contrariamente agli altri presenta un incremento della popolazione, è attribuibile non solo a tutti i comuni irpini ma in generale al contesto nazionale. L’analisi sull’affluenza dei votanti, che incrocia il numero degli elettori restituisce il quadro esatto della partecipazione alla res pubblica,  e la rinuncia al voto sancito e tutelatoi dalla Costituizione, acclara lo spregio per una delle maggiori conquiste delle democrazie libere e moderne.

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