Il Comune di Lacedonia chiede il versamento dell’Imu al Consorzio Asi per 1 milione e mezzo di euro

Il contenzioso legale riguarda il mancato versamento delle imposte per i capannoni e le infrastrutture del Calaggio dal 2017 al 2021. Il braccio di ferro tra gli enti ha coinvolto la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania, sezione di Salerno, ma anche la Cassazione

Braccio di ferro giudiziario tra il Comune di Lacedonia e il consorzio Asi di Avellino per il versamento dell’Imu sui capannoni e sulle infrastrutture. L’ente locale chiede il versamento delle somme per i cinque anni che vanno dal 2017 al 2021 per circa 1 milione e 543 mila euro. Il contenzioso va avanti da tempo ed ha coinvolto la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania, sezione di Salerno, ma anche la Cassazione.

Mentre il Comune continua a inoltrare avvisi di accertamento Imu, l’Asi resiste. Il Comune ha conferito incarichi legali per riscuotere l’Imu sui capannoni e la questione ha già affrontato vari gradi di giudizio per annualità, per alcuni infatti si è arrivati fino in Cassazione. Ma l’ultima delibera firmata dal sindaco Di Conza prevede il conferimento di un incarico legale per procedere nella richiesta di risarcimento per l’Imu da versare sulle infrastrutture.

A tale proposito gli uffici altirpini argomentano che “…il Consorzio ASI di Avellino è in forza del suo stesso Statuto, un Ente pubblico economico che esercita attività industriale e commerciale ed è quindi soggetto ad ICI al pari di qualsiasi operatore commerciale od industriale”. e che, “ai fini dell’assoggettabilità dell’intera area industriale occorre verificare, anzitutto, se tali opere siano state realizzate e siano utilizzabili esclusivamente dagli assegnatari dei singoli lotti o siano state realizzate del Consorzio su terreno di sua esclusiva proprietà essendo soggetti imponibili ICI”.

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