La Regione Campania voterà a marzo 2026: slittamento per tutte le Amministrazioni elette nel 2020
Le sette regioni che votarono nel settembre 2020 per l’emergenza Covid-19 torneranno alle urne solo nel marzo del 2026. Il mandato di Governatore e Consiglio durerà sei mesi in più in Campania, Toscana, Marche, Puglia, Veneto, Liguria e Valle d’Aosta per consentire le procedure amministrative ed evitare elezioni a ridosso del Natale 2025 e della legge di bilancio
Torneranno alle urne per la scadenza della legislatura solo nel marzo del 2026 le sette regioni che votarono nel settembre 2020. A causa dell’emergenza Covid-19 Campania, Toscana, Marche, Puglia, Veneto, Liguria e Valle d’Aosta furono costrette ad un turno ritardato della consultazione popolare, che però fa pesare i suoi affetti ancora adesso. Il Ministero dell’Interno ha valutato la situazione alla luce delle scadenze e delle procedure, considerando necessario rivedere il calendario elettorale per le amministrazioni elette in quelle circostanze. Sì è deciso che il mandato di Governatore e Consiglio durerà sei mesi in più per consentire una ordinata conclusione della legislatura quinquennale, evitando però le elezioni di rinnovo a ridosso del Natale 2025 e, soprattutto, consentendo alle giunte regionali di approvare nei termini la legge di stabilità e bilancio. In attesa di capire se potrà esserci un terzo mandato per il Presidente della Campania Vincenzo De Luca e di altri Governatori, la proroga di 6 mesi offrono comunque una finestra di stabilità importante per la gestione del PNRR. E non è detto nemmeno che resti quella di marzo la data. Con la probabile riforma delle Province, che potrebbero tornare ad elezione diretta nei prossimi mesi, non è da escludersi un election day nella tarda primavera, quando si voterà anche per le europee
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