Eolico, Lacedonia tratta con una società per ristori non versati da 1 mln e 800 mila euro
Anni di ristori non versati alle casse comunali in seguito alla costruzione di parchi eolici. Ma per i comuni restano altrettante somme da recuperare, sulla scorta di quanto previsto dalla Finanziaria 2019 che impone un adeguamento delle convenzioni stipulate prima del 2010
Un contenzioso da 1 milione e 800 mila euro per riscuotere 9 anni di ristori non versati per la costruzione di impianti eolici. E altrettanti dovranno essere corrisposti nelle casse comunali di Lacedonia. L’amministrazione comunale guidata da Antonio Di Conza affida l’incarico a due legali e ottiene il versamento di quanto dovuto.
Dal 2016 l’obiettivo dell’amministrazione è stato quello di ottenere il rispetto delle convenzioni. E’ iniziata una lunga contrattazione con le società supportata da legali di fiducia. “Abbiamo adeguato le convenzioni e oggi sono tutte rispettate ad eccezione di una, ma il confronto è aperto” ha chiarito il sindaco.
In realtà ai comuni spetta una strada in salita per rimodulare le convenzioni con le società stipulate prima del 2010 e adeguarle a quanto stabilito dalla legge finanziaria del 2019, che stabilisce che per l’istallazione di impianti eolici le società devono versare dall’1,75% al 3% dei costi dell’energia prodotta.
Ma per ottenere il ristoro i comuni sono obbligati a presentare progetti di opere di compensazione ambientale alle società, invece di scegliere se ottenere vantaggi in termini di costi dell’energia alla popolazione. Esattamente come accade in Basilicata da parte delle compagnie petrolifere che hanno abbassato del 50% il costo del gas per i residenti.
Altro nodo da sciogliere è che fino al 2019 la giurisprudenza aveva stabilito0 che per le opere di pubblica utilità le società non erano costrette a versare somme ai comuni, quindi moltissime società hanno interrotto i pagamenti. In sostanza, solo laddove i comuni abbiano stipulato convenzioni precedenti al 2010 possono rimodulare accordi e chiedere l’adeguamento. L’ultimo decennio viene abbonato ai signori del vento come un regalo del territorio da non tenere conto.
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