La BEI finanzia un parco eolico a Calitri candidato da una società piemontese per 50 Mln di euro

L'Irpinia riserva energetica deregolamentata. Nel giro di poche ore il comune altirpino costretto a mobilitare tecnici e legali per opporsi all'avanzata senza freni delle multinazionali del vento

La BEI Banca Europea per gli Investimenti concede alla Asja Ambiente Italia di Torino un finanziamento da 50 milioni di euro per la costruzione di un mega parco eolico tra Calitri in Campania e Potenza in Basilicata, per cofinanziare la costruzione di nuovi impianti di piccole e medie dimensioni. Oltre ad altri progetti in Sardegna e Sicilia.

Appena tre giorni fa il comune di Calitri ha ratificato le osservazioni per opporsi ad un altro mega parto eolico da 35 torri di grossissima taglia presentato al Ministero da un’azienda di Cesena, e questa mattina sindaco e tecnici apprendono di nuovi progetti. Contrariamente alla linea propositiva annunciata per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, il territorio denuncia un’autentica incursione calata dall’alto senza tenere conto né di prospettive di sviluppo, né delle volontà espresse.

Nessuno considera le oltre 500 torri già installate, né gli espropri a danni di cittadini e comuni. Intanto Calitri si prepara a dover fronteggiare attacchi esterni da più fronti, contro colossi economici e una strategia energetica nazionale che spalanca le porte alle incursioni.

Ma se davvero l’Irpinia è stata decretata riserva energetica deregolamentata, ed è stata immolata per la causa nazionale nel nome della transizione energetica e della lotta al cambiamento climatico, ci sia almeno un giusto ristoro per comuni e cittadini che ancora ci abitano.

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