I figli di Giulio Andreotti, Stefano e Serena, a Sperone per la presentazione di “Cara Liviuccia”

Un libro che raccoglie le lettere di Giulio Andreotti scritte alla moglie. Il simbolo del potere democristiano e l’amore per una donna, a cui era legatissimo.

Presentato presso la Sala Consiliare del Comune di Sperone l’ultimo lavoro editoriale, dal titolo “Cara Liviuccia”, dei fratelli Stefano e Serena Andreotti, figli del compianto Giulio Andreotti.

Una raccolta di missive che il loro papà inviava alla mamma negli anni subito dopo la guerra, fino alla fine degli anni settanta. All’epoca, l’unico modo per tenersi in contatto tra il politico Giulio Andreotti e sua moglie era quello di scriversi, e il democristiano, grande statista, non  faceva passare un giorno senza scrivere alla sua dolce metà.

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