Ato Rifiuti lancia la nuova Irpiniambiente, lunedì l’EIC salva l’Alto Calore
Il consiglio dell’Ato Rifiuti dà forma con l’approvazione dello statuto alla nuova Irpiniambiente, mentre lunedì pomeriggio l’EIC prende atto del nuovo piano d’ambito idrico che salva Alto Calore. Un nuovo inizio per i servizi pubblici locali, ma serve discontinuità
Il consiglio dell’Ato Rifiuti dà forma oggi con l’approvazione dello statuto alla nuova Irpiniambiente, mentre lunedì pomeriggio l’EIC prende atto del nuovo piano d’ambito idrico che salva Alto Calore. Il Presidente dell’Ato dei Rifiuti mantiene l’impegno assunto con sindacati e consiglio provinciale procedendo alla costituzione del soggetto che dovrà ricevere da Irpiniambiente gli asset necessari. La società provinciale attualmente copre l’intero ciclo integrato ambientale, dalla raccolta differenziata, al trasporto allo smaltimento dei rifiuti, gestendo la filiera impiantistica. Nella stessa seduta anche un approfondimento normativo alla luce delle disposizioni contenute dall’ultimo decreto in materia di servizi pubblici ambientali. Si tratta di passaggi fondamentali per conservare la gestione pubblica con un affidamento diretto in house providing, in questa fase di transizione. Spetterà poi ai Comuni valutare nei prossimi mesi las possibilità e l’opportunità di scegliere altre formule. Tra le opzioni che restano sul tappeto c’è la gestione mista pubblico privato, una strada già imboccata dal Comune di Avellino, che punta a riproporre lo schema dell’ASA, concessionaria in 44 Comuni della Bassa Irpinia tra il 1999 e il 2009. Sul fronte idrico, dopo 85 anni l’Alto Calore è giunto all’ennesima svolta decisiva, ma questa volta risolutiva. L’azienda erede del Consorzio Interprovinciale di Avellino e Benevento, oggi ridimensionamento al solo ambito irpino, attende di sapere se potrà risanare il suo debito multimilionario con un complesso e impegnativo piano di concordato. Venerdì il Distretto Idrico presieduto da Beniamino Palmieri ha adottato il Piano d’Ambito che ne blinda il ruolo di gestore, prima dei passaggi successivi attesi per lunedì. Il 6 febbraio resterà nella storia dell’Alto Calore come la data fatidica di una sua storia che potrà riconciare. Per acqua e rifiuti, dunque, si annuncia un nuovo inizio. Ma molto dovrà cambiare, come i sindaci, il presidente della Provincia, ma soprattutto i cittadini, invocano non da oggi.
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