Omicidio Bembo: familiari nel mirino, Iannuzzi e Sciarrillo trasferiti da Bellizzi per sicurezza
L’omicidio di Roberto Bembo. Iannuzzi e Sciarrillo trasferiti dal carcere di Bellizzi per motivi di sicurezza dopo il danneggiamento ad opera di ignoti dell’auto di uno dei loro familiari. Squarciate le gomme, indaga la polizia: aumenta il clima di tensione
Gli appelli del Vescovo, ma anche delle centinaia di giovani che hanno sfilato in centro città, non hanno sortito effetto. Prima vendetta per la morte di Roberto Bembo, durante la notte di due giorni fa è stata danneggiata un’auto dei familiari dei giovani ritenuti responsabili dell’omicidio del 20enne. La vettura è dei parenti di Nico Iannuzzi, il 31enne che ha sferrato i fendenti mortali contro Bembo all’alba di Capodanno, ma gli organi di polizia al momento non forniscono ulteriori informazioni, visto il pesante clima di tensione che va aumentando sulla vicenda. E che ha provocato una prima conseguenza: per motivi di sicurezza, il tribunale di Avellino ha disposto il trasferimento dal carcere di Bellizzi sia del 31enne Nico iannuzzi che del 28enne Luca Sciarrillo. I due giovani, accusati di omicidio, sono stati portati rispettivamente presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere e l’altro presso la casa circondariale di Salerno; il timore degli inquirenti è che i due potessero subire ritorsioni e vendette all’interno del carcere di Bellizzi, visti i segnali che vengono dall’esterno. Sull’auto danneggiata (a cui sono state squarciate le gomme), indagini di procura e polizia per individuare i responsabili nel più breve tempo possibile, per cercare di stroncare sul nascere un clima di tensione che rischia di generare altra violenza. Il terzo indagato, Daniele Sciarrillo, 33 anni, è agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Torelli di Mercogliano
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