Il Di Guglielmo di Bisaccia senza medici di base. Arminio: Aprite ai medici del sud est asiatico
L'ospedale di comunità altirpino è ultimato dal punto di vista della programmazione, ma incompleto per il personale. Qui mancano i medici che avrebbero dovuto coordinare le attività dei servizi della struttura polifunzionale per la salute e garantire prestazioni ambulatoriali
“Non abbiamo medici, si apra un corridoio con il sud est asiatico per sopperire alla grave carenza di operatori nei nostri ospedali”. Il sindaco di Bisaccia Marcello Arminio lancia la proposta a Ferrante in seno all’assemblea del progetto pilota sulla sanità. Arminio illustra lo stato dell’arte dei lavori dell’ospedale di comunità di Bisaccia, che è stato ultimato dal punto di vista programmatico, con l’inserimento di tutte le specialità, ma che soffre la mancanza di medici di base, tale da renderlo di fatto una struttura incompleta.
Per sua natura l’ospedale di comunità non è garantito da medici ospedalieri, ma dai medici del comprensorio che avrebbero dovuto prestare opera presso il Di Guglielmo, garantendo risposte ai pazienti e alla collettività.
Alla carenza di personale medico già registrata per i presidi ospedalieri di Sant’Angelo e Ariano, si aggiunge quella dei medici di base a Bisaccia. “Per consentire il pieno funzionamento della struttura c’è bisogno di un laboratorio analisi e di una radiologia: non si possono trasferire i nostri 50 pazienti fino al Criscuoli Frieri per esami che possono essere condotti sul posto” commenta il sindaco Marcello Arminio. “Il nostro ospedale è senza servizi e le risposte vengono fornite da infermieri e operatori, che fanno a meno dei medici di base che avrebbero dovuto coordinate qui le attività” denuncia.
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