Il Consiglio di Avellino autorizza la società mista per i rifiuti: parte l’iter
Il consiglio comunale ha dato il via libera alla costituzione di una società mista per la gestione dei rifiuti nel Capoluogo. Ora si attende l’avallo della Corte dei Conti. Nel frattempo i sindacati chiedono al Prefetto un tavolo per Irpiniambiente
Con 15 voti a favore e 5 contrari su 20 presenti il consiglio comunale di Avellino in seconda convocazione ha approvato la delibera con cui la giunta comunale istituisce una società mista per la gestione dei rifiuti nel Capoluogo. Il sindaco ha ribadito in aula quanto già annunciato in due conferenze stampa nel novembre scorso. Il Comune costituirà una propria società con capitale sociale di 100mila euro, cedendo attraverso gara europea il 49% ad un partner privato che sarà vincolato per 15 anni all’Azienda. La base d’asta annunciata per la gestione completa dei servizi di raccolta, trasporto e avvio allo smaltimento sarà di 10 milioni di euro all’anno per 15 anni, pari a 150 milioni. Festa conta di ridurre ulteriormente il costo dei rifiuti, calcolato al momento in un riasparmio del 12% rispetto al contratto con Irpiniambiente, ottenendo offerte al massimo ribasso. Il partner esterno esprimerà la figura dell’amministratore delegato ed avrà un secondo componente in un consiglio di amministrazione di 5 componenti. Le opposizioni hanno espresso voto sfavorevole, definendo l’operazione un tentativo mascherato di privatizzare i rifiuti. L’iter è comunque solo all’inizio. Ora si attende l’avallo vincolante della Corte dei Conti, che dovranno pronunciarsi nel merito del deliberato entro i prossimi 60 giorni. Nel frattempo, i sindacati esprimono preoccupazione per il futuro di Irpiniambiente, non solo per lo strappo ormai ufficiale del Comune di Avellino. Chiedono al Prefetto di Avellino la convocazione del Presidente della Provincia e dell’Ato Rifiuti.
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